Saper gestire il proprio denaro non è più un’opzione: è una necessità. E distribuirlo su diverse tipologie di asset aiuta a mitigare i rischi. Ecco come fare
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In un Paese dove il 58% delle famiglie non ha un fondo per le emergenze e solo il 22% partecipa a forme di previdenza complementare (dati Banca d’Italia 2024), la pianificazione finanziaria resta un tema ancora troppo trascurato. Eppure, in un contesto di inflazione e incertezza economica, saper gestire il proprio denaro non è più un’opzione: è una necessità.
Non si tratta di diventare esperti di Borsa o di accumulare ricchezze enormi. La vera ricchezza, per l’italiano medio, è la sicurezza: sapere che si potrà affrontare un imprevisto, garantire un futuro ai figli, godersi una pensione dignitosa. E tutto questo parte da una pianificazione chiara, realistica e adattata alla propria situazione.
Cosa significa diversificare gli investimenti?
La diversificazione consiste nel distribuire il proprio capitale su diverse tipologie di asset (beni finanziari), settori economici, aree geografiche e strumenti di investimento, al fine di ridurre il rischio complessivo del portafoglio. L’obiettivo non è eliminare il rischio – impossibile da annullare del tutto – ma mitigarne l’impatto in caso di crollo di un singolo mercato o asset.
Il principio alla base della diversificazione è semplice: non mettere tutte le uova nello stesso paniere. Se un investimento perde valore, gli altri possono compensare le perdite, mantenendo stabile o addirittura in crescita il valore complessivo del portafoglio.
Diversificazione per le persone: costruire un futuro sicuro
Per le persone fisiche, la diversificazione è uno strumento fondamentale per raggiungere obiettivi personali come l’acquisto della casa, l’istruzione dei figli o la pensione. Un risparmiatore intelligente non si limita a depositare i soldi in un conto corrente o in un solo tipo di fondo.
Esempi di diversificazione personale:
Investimenti in azioni, obbligazioni, fondi comuni e ETF per spalmare il rischio tra diversi mercati.
Allocazione geografica: investire sia in mercati domestici (es. Italia o Europa) che internazionali (USA, Asia, mercati emergenti).
Asset alternativi: inclusione di beni come oro, criptovalute (con cautela), immobili o investimenti in private equity.
Pianificazione previdenziale: affiancare il TFR o la pensione pubblica a fondi pensione integrativi o piani di accumulo.
La chiave è bilanciare rendimento atteso e tolleranza al rischio, tenendo conto dell’età, degli obiettivi finanziari e della situazione personale.
Diversificazione per le famiglie: proteggere il patrimonio collettivo
Le famiglie, come unità economiche, devono affrontare esigenze complesse: educazione dei figli, spese mediche, eventi imprevisti, pensionamento dei genitori. Una strategia di investimento ben diversificata aiuta a proteggere il patrimonio familiare da shock economici.
Strategie efficaci:
- Separazione dei fondi: destinare capitale a scopi diversi (emergenze, educazione, vacanze, pensione) con strumenti adeguati.
- Investimenti immobiliari: oltre alla casa principale, possedere immobili da affitto o in diverse località.
- Utilizzo di strumenti assicurativi: polizze vita e fondi assicurativi possono offrire rendimenti garantiti e protezione.
- Educazione finanziaria condivisa: coinvolgere tutti i membri adulti della famiglia nella pianificazione finanziaria per una gestione più consapevole.
La diversificazione in ambito familiare non riguarda solo i soldi, ma anche la resilienza del nucleo di fronte a crisi impreviste.
Diversificazione per le aziende: crescita sostenibile e riduzione del rischio
Per le imprese, la diversificazione è una strategia strategica non solo finanziaria, ma anche operativa. Aziende di ogni dimensione – dalle PMI alle multinazionali – utilizzano la diversificazione per ridurre la dipendenza da un singolo mercato, prodotto o fonte di ricavo.
Forme di diversificazione aziendale:
- Diversificazione del portafoglio prodotti/servizi: lanciare nuove linee di prodotto per raggiungere nuovi segmenti di mercato.
- Espansione geografica: aprire filiali o stabilimenti in paesi diversi per ridurre il rischio legato a crisi locali.
- Investimenti finanziari: detenere liquidità in diverse valute, titoli di stato, azioni di altre aziende o partecipazioni in startup, e imparare ad utilizzare i bandi a disposizione, etc
- Diversificazione dei fornitori e dei canali di vendita: per evitare blocchi della supply chain o dipendenza da un singolo cliente.
Un esempio emblematico è Amazon, che è partita dalla vendita di libri online ed è oggi presente in settori come cloud computing (AWS), intrattenimento (Prime Video), intelligenza artificiale e logistica. Questa capacità di diversificazione le ha permesso di crescere anche in periodi di crisi economica.
Benefici della diversificazione
Riduzione del rischio: la perdita in un asset può essere compensata dai guadagni in altri.
Migliore stabilità del portafoglio: riduce la volatilità e le oscillazioni improvvise del valore.
Accesso a nuove opportunità: esplorare mercati e settori diversi può portare a rendimenti superiori.
Resilienza agli shock economici: crisi locali, settoriali o geopolitiche hanno un impatto limitato su un portafoglio ben diversificato.
Attenzione ai falsi miti
"Più investimenti = più diversificazione": la sovra diversificazione può portare a costi elevati e rendimenti mediocri. La qualità conta più della quantità.
"La diversificazione garantisce profitti": non elimina il rischio, ma lo gestisce. In mercati ribassisti generalizzati, tutti gli asset possono perdere valore.
"Serve solo ai ricchi": anche con piccoli capitali, è possibile diversificare tramite fondi comuni, ETF o piattaforme di investimento digitale.
La diversificazione degli investimenti è una pratica non opzionale, ma necessaria, per chiunque – persona, famiglia o azienda – desideri costruire un futuro finanziario solido e sostenibile. Non si tratta di una strategia di breve termine, ma di un approccio culturale alla gestione del denaro, basato su pianificazione, conoscenza e lungimiranza. E in un mondo sempre più interconnesso e imprevedibile, la capacità di distribuire il rischio e cogliere opportunità in diversi settori e mercati rappresenta il vero vantaggio competitivo. Diversificare non significa avere paura del rischio, ma averne rispetto – e sapere come gestirlo con intelligenza.
*docente ed educatore finanziario AIEF