Per una Calabria sempre più attiva, efficiente e funzionale non solo dal punto di vista turistico ma anche da quello infrastrutturale, dal momentoin cui strade e vie di comunicazione sono il principale biglietto da visita dell’intera regione. Proprio a tal proposito nella mattinata di oggi, all'interno della sala convegni di UnionCamere a Lamezia Terme, si è tenuto l'incontro denominato "Le infrastrutture a servizio delle imprese e del turismo per lo sviluppo della Calabria" organizzato appunto da UnionCamere Calabria e dal sistema camerale calabrese, con il supporto tecnico-scientifico di UnionTrasporti scrl.

Il focus dell'appuntamento si è soffermato esclusivamente sullo stato di avanzamento delle infrastrutture strategiche in Calabria e sulle prospettive di crescita della portualità turistica regionale.

Il tavolo tecnico e le presenze

Ricco il tavolo tecnico composto a Pietro Falbo (presidente di Unioncamere Calabria), Rosanna Guzzo (responsabile Area Trasporti di UnionTrasporti) e Guido Piccoli (amministratore unico di Alot). Significativa la presenza delle istituzioni scolastiche come l'Istituto nautico di Pizzo. In collegamento da remoto, invece, il Polo tecnico professionale Aletti Filangieri (Cs) e l’Istituto tecnico per il turismo di Acquappesa (Cs). A margine dell’evento, come da programma, si è tenuta la tavola rotonda cui hanno preso parte: Domenico Nigro Imperiale (presidente Assonautica Cosenza), Gianni Liotti (delegato regionale della Lega Navale Italiana per la Calabria Settentrionale), Oreste Iemma (direttore marittimo della Calabria e Basilicata tirrenica).
Per la Regione Calabria erano inoltre presenti: Claudio Moroni (dirigente generale Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici) e Valeria Adriana Scopelliti (dirigente di Settore Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori Culturali).

Le parole di Falbo, presidente UnionCamere

«Al tavolo - esordisce il presidente Pietro Falbo - ci sono i volti determinati a elargire possibilità di sviluppo delle infrastrutture degne di questo nome. Per noi le infrastrutture passano innanzitutto dalla portualità e, a tal proposito, vorrei ricordare che la Calabria, nonostante i suoi 780 chilometri di costa, ha il numero più basso di porti per chilometro del nostro Paese. Questi sono dati che ci danno la possibilità di riflettere sule cose che ancora si possono fare, come potenziare le infrastrutture per la viabilità, per la mobilità e per l'alta velocità».
E ancora: «Le varie trasversali ionico-tirreno o la Statale 106 sono opere per il momento finanziate solo in parte ed è questo il limite di azioni che noi di UnionCamere, invece, vogliamo promuovere facilitando l'interazione tra le istituzioni e il mondo delle imprese, senza però dimenticare quello dei progettisti. Bisogna capire che attraverso le infrastrutture si potenzia tutto il sistema economico della Calabria».

Da dove partire

Lo stesso Falbo, inoltre, ha già un'idea di partenza: «L'importante non è solo che le attività portuali siano adeguate. A tal proposito io vorrei ricordare che oggi il Porto di Gioia Tauro è al primo posto in Italia per movimentazione di container, e già questo è un dato straordinariamente significativo. Quello che è ancora più importante è sviluppare tutti i sistemi del retroporto, che sono quelli che hanno la possibilità di sviluppare l'indotto del sistema portuale».