Il dibattito pubblico del 9 dicembre affronterà le tante questioni critiche in auge nel Vibonese e in Calabria in generale: «L’obiettivo è costruire un fronte comune per chiedere ai governi maggiore attenzione»
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Si terrà martedì 9 dicembre, alle ore 16, nella sala conferenze del Centro servizi al volontariato di Vibo Valentia, un confronto pubblico a più voci sulla Legge di bilancio 2026, la relazione semestrale della Banca d’Italia e il Bilancio sociale dell’Inps. L’iniziativa, promossa dalla Cgil, vedrà la partecipazione di rappresentanti sindacali, lavoratori, Rsu, esponenti politici, istituzionali e del mondo associativo e del volontariato. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale della Cgil Area vasta Cz-Kr-Vv, Enzo Scalese.
Nel corso dell’incontro saranno analizzate le principali criticità della manovra economica nazionale, definita dai sindacati «povera di visione e con risorse limitate». Secondo Raffaele Mammoliti della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, la Legge di bilancio «non affronta i nodi strutturali, non risponde alle fragilità sociali e non indica una direzione di sviluppo». Tra i punti critici, la mancanza di interventi efficaci su salari, lavoro e pensioni, la riduzione degli investimenti pubblici e il sottofinanziamento di sanità, scuola, trasporti e edilizia abitativa, mentre le spese militari cresceranno nel 2026 di 3,5 miliardi di euro.
Durante il dibattito saranno inoltre presentati i dati regionali sulla produttività e sull’occupazione. Nonostante il miglioramento del Pil in Calabria, si registra un aumento dell’occupazione legato soprattutto alla diminuzione della popolazione in età lavorativa, mentre la regione resta lontana dagli obiettivi nazionali ed europei: «La Calabria, con il suo 48 per cento, resta ben lontana dagli obiettivi nazionali ed europei (62/75 per cento)», sottolinea il sindacato. Aumentano inoltre i contratti a tempo parziale, diminuiscono le assunzioni a tempo indeterminato e la povertà relativa e assoluta resta «la più alta d’Italia». Criticità emergono anche per i giovani Neet, con la percentuale più elevata del Paese.
In considerazione di queste criticità, la Cgil invita alla partecipazione allo sciopero generale nazionale del 12 dicembre e alla manifestazione regionale a Crotone, sottolineando come sia necessario «costruire un fronte ampio per chiedere ai governi, ai vari livelli, maggiore attenzione per difendere salari e pensioni e migliorare l’esigibilità dei servizi pubblici essenziali». L’obiettivo è soprattutto tutelare il territorio vibonese, considerato «il più negletto della regione».

