«Non posso nascondere la mia sorpresa e non restarne rammaricato, nel leggere le affermazioni del dott. Cascasi, secondo cui la politica sarebbe assente nella vicenda legata alla delocalizzazione dei depositi costieri». Il sindaco di Vibo Enzo Romeo reagisce alle recenti dichiarazioni dell’imprenditore Francesco Cascasi, che ha lanciato l’allarme sui rischi che incombono sul suo progetto da 27 milioni di euro per la realizzazione di un resort con 300 posti barca a Vibo Marina. Idea imprenditoriale che Cascasi porta avanti dal 2000, ma rallentata per decenni da pastoie burocratiche e cause giudiziarie poi vinte. Ora che il progetto si sta finalmente realizzando (è già stato speso il 23% dell’investimento complessivo, pari a circa 6 milioni di euro), si prospetta all’orizzonte il rinnovo per altri vent’anni della concessione demaniale a Meridionale Petroli per la permanenza dei grandi serbatoi di carburante che dominano da quasi 60 anni la skyline di Vibo Marina.

Una situazione che secondo Cascasi mette a repentaglio l’intero progetto di rilancio turistico della frazione marina della città capoluogo. Da qui l’accusa alla politica locale di sostanziale immobilismo perché non starebbe facendo abbastanza per scongiurare il rinnovo della concessione.
«Mi chiedo sinceramente a quale politica e a quale amministrazione egli si riferisca – afferma il sindaco in una nota, perché per quanto riguarda quella che ho l’onore di guidare, posso affermare con assoluta certezza che mai come nell’ultimo anno questo ente si è mosso con concretezza, serietà e incisività».

Romeo ripercorre dunque i passi fatti dalla sua amministrazione in merito a una possibile delocalizzazione dei depositi di carburante: «Abbiamo affrontato la questione sin dall’inizio, ottenendo un’apertura formale da parte della Meridionale Petroli, con il presidente Ammaturo che è venuto personalmente in municipio per confermare la massima disponibilità a valutare il trasferimento. Abbiamo mantenuto un dialogo costante con l’Autorità di sistema portuale, che ha sempre manifestato sostegno alla nostra posizione. Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una delibera che dichiara la necessità di delocalizzare la Meridionale Petroli, nel rispetto delle esigenze dell’azienda e dei lavoratori. Abbiamo ottenuto dal Corap la disponibilità di un terreno nell’area industriale del Comune, idoneo ad accogliere il nuovo sito. Abbiamo avviato un confronto diretto con la cittadinanza e le associazioni, ascoltando le loro istanze e costruendo insieme una visione condivisa per il futuro del porto e del territorio».

«Ci siamo preparati con serietà alla conferenza dei servizi, raccogliendo documentazione tecnica, planimetrie e realizzando un video con drone per illustrare l’impatto dell’attuale collocazione dei serbatoi. Il nostro impegno non è stato né di facciata né a parole – rimarca Romeo –, ma si è concretizzato con la notifica di formali osservazioni intese ad evidenziare l’incompatibilità, anche per ragioni di incolumità pubblica, del rinnovo della concessione nel sito oggi occupato».

Il sindaco di Vibo annuncia quindi che nei prossimi giorni incontrerà il nuovo assessore regionale. «A seguito dell'incontro al ministero delle Infrastrutture, attendiamo riscontro da parte dello stesso per possibili finanziamenti utilizzabili per il trasferimento dell’azienda». Alla luce di tutto ciò, Romeo trova «ingeneroso parlare di “politica assente”. L’amministrazione comunale è pienamente presente, attiva e responsabile. Ogni scelta che compiamo tiene conto non solo delle legittime aspirazioni di sviluppo turistico, ma anche degli equilibri economici, occupazionali e ambientali che coinvolgono l’intera comunità vibonese. Non abbiamo contezza di operatività e impegno come il nostro, negli ultimi 50 anni, per la risoluzione di questo problema».

Conclude il sindaco Romeo: «Mi piacerebbe pertanto capire a quale politica si riferisca il dott. Cascasi, che sono certo non avrà difficoltà a riconoscere l’impegno concreto che il Comune di Vibo Valentia ha profuso - e continuerà a profondere - per garantire uno sviluppo armonico, sostenibile e condiviso del nostro territorio».