Trentaseimila dei quarantamila edifici scolastici italiani non sono a norma: 3.588 plessi sono del tutto privi delle certificazioni di agibilità, antisismiche e di sicurezza. La denuncia arriva da Tuttoscuola che ha analizzato i dati dell'Anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica del ministero dell’Istruzione relativi al biennio 2023-2024. Secondo il dossier «solo il 37,2% degli edifici scolastici dispone del certificato di agibilità e solo il 33,8% dispone del certificato di prevenzione incendi». Sempre secondo Tuttoscuola «solo 1 edificio su 5 non ha il documento di valutazione dei rischi e 1 su 6 non ha un piano di evacuazione in caso di emergenza (1 su 3 in Calabria)». E ancora «solo 5mila dei 40mila plessi scolastici italiani ha in dotazione il progetto antisismico dell’edificio» e «le scuole in possesso del certificato di collaudo statico sono il 53% del totale» poco più di ventimila. La ricerca di Tuttoscuola evidenzia che le maggiori criticità si trovano nel Lazio, dove «solo il 12% delle scuole risulta in regola».

Nelle Isole (in totale il 18,9% ha l’agibilità) e nel Sud si contano i due terzi dei 3.588 edifici scolastici completamente privi di certificazioni. Le prime tre regioni, secondo Tuttoscuola totalmente prive di documentazione, sono l’Abruzzo con 342 scuole su 1.057 (il 32,4%), la Calabria con 433 su 2.105 (il 20,5%) e la Campania con 674 su 3.673 (il 18,4%). La Valle d’Aosta (con l’87,8% di edifici agibili), il Piemonte (con il 53,4%), il Veneto (con il 52,7%) e il Friuli Venezia Giulia (con il 52%) sono le regioni con il maggior numero di scuole in regola. Le Marche (con il 96,7%) e la Valle d’Aosta (con il 96,4%) hanno il maggior numero di edifici dotati del documento di valutazione dei rischi.

Negli ultimi 4 anni i fondi del Pnrr hanno consentito agli Enti locali di realizzare interventi di ristrutturazione e di messa in sicurezza in più di 10mila scuole italiane. Negli ultimi 5 anni sono stati investiti più di 7 miliardi di euro ma ne servirebbero altrettanti per avviare lavori in altri 15mila edifici. La mancanza di una o di tutte le certificazioni di sicurezza sono motivo di preoccupazione per le famiglie, per gli studenti e per il personale docente e non docente, dal momento che vi è la consapevolezza che le strutture che li ospitano per molte ore al giorno e per molti mesi ogni anno sembrano non offrire le condizioni minime di tutela previste dalla legge.