Tutti i numeri del progetto pensato per essere una delle opere ingegneristiche più avanzate al mondo. In Calabria e Sicilia saranno realizzati 40 chilometri di raccordi tra stradali e ferroviari
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Con i suoi 3.300 metri il Ponte sullo stretto di Messina sarà l’opera ingegneristica a campata unica più lunga al mondo. Una volta realizzato farà suo il titolo che al momento spetta al Ponte di Canakkale sullo Stretto dei Dardanelli (2.023 metri). Le torri di sostegno, posizionate sulle sponde siciliane e calabresi, saranno alte 399 metri, saranno anche queste le più alte al mondo, e saranno assicurate da cavi d’acciaio del diametro di 1,26 metri. Il volume totale del ponte sarà di 533.000 metri cubi. Per la sua realizzazione verranno utilizzati acciaio ad alta resistenza, grafene, geopolimeri e materiali compositi che ne ridurranno il peso e ne miglioreranno la durabilità. La vita stima di questa infrastruttura è di 200 anni. Con le due campate laterali di 183 metri ciascuna il ponte sarà lungo 3.666 metri. Lo spazio navigabile è di 72 metri per una larghezza di 600 metri che, in condizioni ordinarie di esercizio, ovvero a pieno carico delle corsie stradali e con due treni passeggeri in contemporanea, raggiunge i 70 metri. Il ponte sarà in grado di resistere a terremoti di magnitudo 7,1 Richter e a venti con velocità superiore a 200 km/h. Sarà percorribile 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno e il suo pedaggio sarà inferiore a 10 euro con possibilità di riduzioni significative per chi effettua viaggi frequenti.
Il progetto prevede la realizzazione di 20,3 km raccordi stradali e di 20,2 raccordi ferroviari, l’80% dei quali in galleria. Sul versante calabrese verranno realizzati 13 chilometri di raccordi: 9,9 chilometri di strade il 41% dei quali in galleria e 2,7 chilometri di ferrovia, l’84% dei quali in galleria. Collegheranno il ponte all’autostrada del Mediterraneo e alle stazioni ferroviarie di Reggio Calabria e Villa San Giovanni. Sul versante siciliano verranno realizzati 28 chilometri di raccordi: 10,4 chilometri di strade il 71% dei quali in galleria e 17,5 chilometri di ferrovia il 93% dei quali in galleria. Collegheranno il ponte alle autostrade Messina-Catania e Messina-Palermo ed alla nuova stazione ferroviaria di Messina. Il ponte consentirà di ridurre gli attuali tempi di viaggio per l’attraversamento dello Stretto. Due ore in meno per i treni, un’ora e mezzo in meno per i mezzi pesanti ed un’ora in meno per i mezzi leggeri.
Il Ponte sullo Stretto costerà 13,5 miliardi di euro, è coperto da due leggi di Bilancio (2024 e 2025) e da fondi comunitari. Per realizzarlo ci vorranno otto anni. Al consorzio d’imprese Eurolink, general contractor dell’opera con Webuild capofila, andranno 10,6 miliardi di euro. Il ponte rientra nel tracciato del Corridoio multimodale Scandinavo-Mediterraneo, un asse nord-sud considerato dall’Unione europea di cruciale importanza, per il trasporto ferroviario passeggeri e commerciale che attraverserà il Continente da Helsinki e Stoccolma fino a Palermo e Catania per raggiungere Malta.
In Calabria e Sicilia il Gruppo Fs prevede 60 miliardi di euro di investimenti in dieci anni direttamente connessi alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Rfi finanzierà opere per 34,5 miliardi in Calabria e per 25 miliardi in Sicilia. Unioncamere prevede che la costruzione del Ponte porterà un contributo di 23,1 miliardi al Pil. Il progetto consentirà di creare 36.700 posti di lavoro stabili, di incrementare i redditi delle famiglie di 22,1 miliardi e di produrre 10,3 miliardi di euro di entrate fiscali nelle casse dello Stato. Le imprese di trasporto saranno tra i principali beneficiari della realizzazione del Ponte con 270 milioni di euro in meno di costi operativi. E a trarre vantaggio dalle attività di cantiere saranno il settore manifatturiero, le costruzioni e i servizi alle imprese. L’indotto avrà sviluppi per decenni. Aperto il ponte, Calabria e Sicilia potranno dare opportunità di lavoro a 15mila persone.