Con l’avvicinarsi delle festività natalizie entra nel vivo la corsa ai regali degli italiani, che anche quest’anno premiano il cibo di qualità e le produzioni legate al territorio. I dati confermano come il Natale resti un momento centrale non solo per i consumi, ma anche per il racconto dell’identità agroalimentare del Paese, tra tradizione, convivialità e sostegno all’economia agricola. A fotografare le abitudini di spesa e le scelte più diffuse è un’indagine Coldiretti/Ixè, che mette in luce numeri, tendenze e protagonisti del Natale italiano.

A Natale, in particolare, gli italiani spenderanno 9,6 miliardi di euro per i regali, e i prodotti enogastronomici sono tra i più gettonati nella classifica delle scelte fatte, precedendo abbigliamento e accessori e, a seguire, articoli per la casa, libri, giocattoli e tecnologia.
Ben cinque milioni di italiani, inoltre, concentra le spese proprio nella settimana che precede il Natale. Il budget medio è in aumento rispetto allo scorso anno, anche se si registrano forti differenze tra l'impegno di spesa programmato: infatti, l'11% non supera i 50 euro, il 44% resta tra 50 e 150 euro, il 24% arriva a 300 euro e il restante 21% i spinge più su.

I cesti enogastronomici si confermano al top dei regali per oltre una famiglia su tre (34%), con spesa media 48 euro per regalare o mettere sotto l'albero un ampio ventaglio di specialità, anche sull'onda dei riconoscimenti ottenuti dalla cucina italiana, con la recentissima iscrizione nella lista dei patrimoni dell'Unesco. Nei mercati contadini di Campagna Amica in tutta Italia, a partire dal Circo Massimo, e' già scattata la corsa ad acquistare le confezioni più originali, grazie anche alla grande biodiversità che caratterizza le produzioni agricole e che è alla base del successo del Made in Italy agroalimentare nel mondo.

Tante le proposte di cesti a tema Unesco, che celebrano la cucina italiana patrimonio culturale immateriale attraverso i pilastri della dieta mediterranea: passata di pomodoro, olio extravergine di oliva, pasta, lenticchie, pecorino, frutta secca - come nocciole, mandorle o noci - fino al panettone, simbolo principale della convivialità delle feste. Un pacco che - spiega Coldiretti - racconta l'Italia del buon cibo, fatta di semplicità, stagionalità e legame con il territorio.

Non mancano i cesti della biodiversità contadina, che custodiscono produzioni uniche come la Melannurca Campana IGP, il maialino nero di razza casertana o gli oli extravergini aromatizzati, insieme a tante specialità regionali che rappresentano un patrimonio agricolo, culturale e gastronomico da preservare.
E ampio spazio e' dedicato anche alle varianti territoriali, veri e propri viaggi nel gusto lungo la Penisola. Dalla Lombardia arrivano proposte con riso Carnaroli, miele d'acacia, vino spumante brut, torrone classico e passata di pomodoro, per una tavola delle feste che unisce tradizione e dolcezza; dalla Puglia, invece, cesti che raccontano la civilta' del grano e dell’olio con caciocavallo, carciofo brindisino sott'olio, friselle di grano Senatore Cappelli, taralli all'olio extravergine di oliva e orecchiette di grano duro. A queste si affiancano le proposte di Liguria, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Sicilia, Emilia-Romagna e di tutte le altre regioni italiane, con cesti che valorizzano conserve, salumi, formaggi, vini, mieli, confetture, cereali e prodotti freschi delle aziende agricole di Campagna Amica.

Tra i piu' gettonati - sottolinea la Coldiretti - ci sono anche i cesti tradizionali, dove accanto agli immancabili spumante e panettone non possono mancare lenticchie, olio extravergine di oliva, cotechino e zampone. Ma cresce la tendenza verso la personalizzazione, con cesti fai da te e a tema, capaci di rispondere alle nuove sensibilita' dei consumatori, con i prezzi che variano notevolmente, ma normalmente oscillano da un minimo di 20 euro sino a superare i 200 euro per quello con specialita' piu' ricercate ed esclusive. E per Coldiretti scegliere un cesto di Natale di Campagna Amica significa "fare un regalo che sostiene l'economia agricola italiana, promuove la filiera corta e porta sulle tavole delle feste un Natale piu' buono, giusto e consapevole".