È il caldo il grande protagonista dell'avvio dei saldi estivi in Calabria con temperature che hanno sconsigliato gli acquirenti a lanciarsi già nelle prime ore all'assalto dei prodotti desiderati. A Cosenza, all'apertura dei negozi, la colonnina di mercurio segnava 34 gradi.

Lungo il corso principale della città poche le persone che girano per negozi a caccia dell'offerta migliore. Restano fiduciosi i negozianti che sperano in una ripresa dello shopping nelle ore pomeridiane. «Anche se dobbiamo lavorare poco oltre l'orario di chiusura previsto va bene, ci rendiamo conto che uscire con questo caldo è proibitivo»  dice Sergio, titolare di un negozio di calzature.

Ad essere prese più d'assalto sono le grandi catene di abbagliamento, soprattutto dalle ragazze molto giovani, che non temono di sfidare l'afa per accaparrarsi il vestito tanto agognato.

A Catanzaro ad andare per la maggiore nel primo giorno di saldi estivi è la ricerca di capi d'abbigliamento scontati. «La clientela sta rispondendo abbastanza bene» assicura il commesso di una catena d'abbigliamento su corso Mazzini che ha deciso di applicare già dal primo giorno sconti fino al 70% proprio per attirare l'attenzione di possibili acquirenti, «ma variano molto da capo a capo».

Non tutti gli esercizi commerciali hanno adottato la stessa politica, la gran parte ha cominciato con una scontistica base: dal 20 fino al 50%. Tuttavia, il gran caldo e la coincidenza con il fine settimana ha scoraggiato la presenza nei negozi e spinto in tanti verso le località balneari»

A Cosenza, a intiepidire la partenza anche le "promozioni" applicate dalla maggior parte dei commercianti alla clientela fedele, ma anche a chi è di passaggio, utilizzando la formula degli sconti fedeltà oppure di ultimi capi a prezzi speciali. «Non c'è più la ressa di una volta» è il commento anche in un esercizio commerciale a Catanzaro, «le persone sono ormai disabituate per effetto dell'anticipazione dei saldi».

Infatti, sono molti i titolari di negozi che hanno precorso i tempi, applicando sconti sulla merce ben prima della data prestabilita. «Abbiamo iniziato già da parecchio, e siamo soddisfatti della risposta» commenta una commessa. Circostanza, però, stigmatizzata da chi invece ha adottato una politica più tradizionale.

«Le persone cercano l'occasione, il risparmio e pretendono già nel primo giorno sconti del 70%» si racconta in un negozio, «lavoriamo molto con le carte di credito così i clienti possono pagare il mese successivo perché in questo hanno poca disponibilità economica a causa del pagamento delle bollette».

Secondo le stime elaborate dal Centro Studi di Confcommercio Calabria, la propensione all'acquisto nella nostra regione si attesta intorno al 75%, in linea con la media nazionale e in crescita rispetto allo scorso anno. Il 72,4% delle imprese sondate da Confcommercio prevede un incremento delle vendite rispetto all'anno precedente, mentre il restante 26,6% teme una diminuzione.

Sulle vetrine la percentuale di sconto varia dal 20 al 50 per cento. Chi vuole acquistare capi o accessori scontati oltre la metà dovrà attendere le prossime settimane, quando molti commercianti aumenteranno la percentuale di sconto in vista della chiusura della stagione estiva dei saldi.

Saldi al via, ogni famiglia spenderà in media 200 euro

Quest'anno - secondo i calcoli dell'Ufficio Studi di Confcommercio - per l'acquisto di capi scontati ai saldi, ogni famiglia spenderà in media 203 euro - pari a 92 euro pro capite - per un valore complessivo di 3,3 miliardi di euro.

Secondo la Confesercenti - che ha realizzato un sondaggio con Ipsos - 6 italiani su 10 hanno pianificato un acquisto, per un giro d'affari stimabile intorno ai 3,5 miliardi di euro, ma se si considera il dilagare di offerte anticipate e pre-Saldi fuori dalle regole, è stimabile che già 6,5 milioni di consumatori abbiano acquistato con lo sconto prima della partenza ufficiale dei Saldi.

Federazione Moda Italia-Confcommercio stima che la spesa complessiva in prodotti di moda durante i Saldi raggiungerà i 5,6 miliardi di euro, di cui 2,3 miliardi provenienti dai turisti stranieri, con una spesa media pro capite di 120 euro, e 3,3 miliardi dai consumi interni, con una spesa pro capite di 92 euro.