«Comune e Città Metropolitana di Reggio Calabria hanno responsabilmente deliberato e aderito alla procedura regionale di contrattualizzazione dei Tirocinanti di inclusione sociale calabresi per evitare che, una procedura nata monca, perché parziale e priva di certezze soprattutto per il futuro, potesse gravare sul destino di chi, da anni, svolge mansioni per la pubblica amministrazione con compensi minimi e privi di tutele». Lo rende noto il sindaco Giuseppe Falcomatà invitando la Regione «a rendere strutturale un intervento che, al momento, proprio per il suo carattere straordinario, non può essere considerato risolutivo, ma lascia la partita aperta con diversi nodi da sciogliere sul piano delle certezze contrattuali».
 

«Le nostre amministrazioni - ha sostenuto Falcomatà - hanno attinto da fondi di bilancio propri le somme aggiuntive destinate a infondere serenità e maggiore sicurezza nei lavoratori e nelle lavoratrici che sanno di poter contare e riconoscere, in Reggio Calabria, enti che hanno azzerato il precariato nella pubblica amministrazione. Ecco, la Regione dovrebbe seguire questo esempio ed essere conseguente, individuando delle somme strutturali con l'obiettivo di stabilizzare in maniera definitiva ed una volta per tutte, maestranze impiegate e lasciate in un limbo di incertezza».

«Come altri Comuni calabresi - ha concluso il sindaco di Reggio Calabria - continuiamo ad essere perplessi e preoccupati per il futuro dei tirocinanti e siamo consapevoli che le deliberazioni di oggi, sono esclusivamente necessarie a infondere un po' di respiro. Il rischio paventato però è che la Regione, invece, continui a tenere in apnea figli e figlie di questa terra».