Con il dynamic pricing l’algoritmo modifica il costo dei biglietti in tempo reale. E non lascia scampo a chi spera di rientrare nel giorni clou. Prezzi in aumento anche su treni e autobus: da 106 a 280 euro in Frecciarossa, fino a 155 in pullman
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Rientrare in Calabria per le festività natalizie costa e - a meno che treni, autobus ed aerei non siano stati prenotati con debito anticipo - si può arrivare a pagare cinque o sei volte di più rispetto alle normali tariffe. Che la destinazione sia Lamezia Terme o un’altra città del mondo, a decidere il prezzo dei biglietti sono gli algoritmi. Le piattaforme di vendita di compagnie aeree, ferroviarie e autolinee utilizzano infatti il "dynamic pricing" che modifica le tariffe in tempo reale in base alla domanda (e una domanda maggiore fa aumentare il prezzo), alla data in cui viene effettuato l’acquisto e alla disponibilità dei posti. L’algoritmo non dà scampo alla Calabria.
A dicembre niente sconti per chi prenota in ritardo
In questi giorni, e forse ancora per poco, chi dovesse decidere di spostarsi all’ultimo momento, troverebbe scarsa disponibilità di vettori e di date, con costi, per i più, proibitivi. Inutile, ad esempio, sperare di trovare posto in aereo, con partenza da Milano e Bergamo e destinazione Reggio Calabria e Lamezia Terme, ai prezzi normalmente offerti: dal 10 gennaio al 30 novembre, escluse le tariffe superscontate, si viaggia a partire da 46 euro e 56 euro e i prezzi medi dei posti sui voli sono compresi tra i 62 euro ed i 76 euro. Ma dal primo dicembre e fino a poco dopo l’Epifania è tutta un’altra storia: aumenta la domanda e il costo dei biglietti sale per effetto della maggiore richiesta. Le prenotazioni dei biglietti sono possibili sulle piattaforme di vendita delle compagnie o utilizzando gli aggregatori di offerte con i loro “miglior prezzo”. La ricerca è semplice e con pochi click si può procedere all’acquisto.
La ricerca del miglior prezzo
Abbiamo simulato di prenotare un viaggio Milano Malpensa-Lamezia Terme andata e ritorno utilizzando la piattaforma flightconnections.com. Arrivo in Calabria venerdì 19 dicembre, rientro in Lombardia sabato 27 dicembre. Miglior prezzo trovato, andata e ritorno, 269 euro. Prezzo massimo proposto, 343 euro. Su questa piattaforma il costo del pacchetto A/R risulta più contenuto se i biglietti vengono staccati dallo stesso vettore, perché due compagnie di bandiera differenti richiedono un costo medio aggiuntivo di 25/30 euro a tratta. Giorno e ora fanno la differenza e la spinta verso l’alto dei prezzi finisce per far lievitare il costo dei biglietti ben oltre i 490 euro: i giorni a ridosso di Natale e Capodanno sono offlimits.
Le stesse opzioni di viaggio ma da Milano Malpensa a Reggio Calabria sono invece proposte a prezzi molto più alti. La miglior offerta per un volo diretto, andata e ritorno, sempre utilizzando flightconnections.com, è di 481 euro. Il volo con uno scalo intermedio a Roma Fiumicino costa invece 876 euro. La piattaforma offre combinazioni fantasiose: il volo non diretto con stop a Napoli e Venezia costa 546 euro. Durata della giostra aerea, tra soste e reimbarchi: 9 ore e 20 minuti. Il giro Milano-Zurigo-Venezia-Reggio Calabria, con tappa oltre confine, tanto per mettere piede anche in terra straniera, viene invece proposto a 593 euro. Costi elevati ed incroci di traffico aereo rendono il rientro in Calabria una vera e propria impresa.
Costa caro anche il viaggio in treno
Dalla carlinga alla carrozza. Il viaggio in treno non è meno dispendioso di quello in aereo. Il 19 dicembre la simulazione ci dice che i prezzi dei Frecciarossa da Milano Centrale a Lamezia Terme indicati sul sito ufficiale di Trenitalia variano da un minimo di 169 euro ad un massimo di 243 euro. Nei giorni immediatamente precedenti al 19 dicembre, come in quelli a seguire, i posti standard, premium e business risultano esauriti su molti convogli, C’è però una limitata disponibilità di poltrone executive a partire da 330 euro. Sabato 27 dicembre i posti sui Frecciarossa in partenza da Lamezia Terme e diretti a Milano hanno costi compresi tra i 106 euro e i 280 euro. Il numero dei convogli è limitato ed i biglietti sono in esaurimento.
Sui treni veloci di Italo in partenza da Milano il 19 dicembre e con destinazione Lamezia Terme, c’è ancora disponibilità di posti in economy class a partire da 159 euro. Il prezzo scende per il rientro in Lombardia: il 27 dicembre da Lamezia Terme a Milano Centrale si può viaggiare in classe smart da 97,90 euro. In generale, e per effetto del "dynamic pricing", che si parta dal Piemonte, dall’Emilia-Romagna o dal Veneto - che insieme al Lazio sono le regioni con i maggiori rientri verso la Calabria - gli aumenti dei biglietti non risparmiano nessun tragitto e nessuna destinazione finale.
La terza opzione: il viaggio in autobus
In questi giorni aerei e treni costano davvero tanto. Il viaggio in autobus dal Nord alla Calabria è il più risparmioso, ma i tempi di percorrenza sono molto lunghi. Sulla piattaforma checkmybus.it, che confronta le migliori offerte delle autolinee nazionali, non si trovano più posti al prezzo di sempre, compreso tra i 58 euro e i 66 euro. Viaggiare da Milano a Reggio Calabria il 19 dicembre costerà infatti tra i 94 euro e i 155 euro: durata del viaggio, 16 ore.
Il viaggio in auto, la soluzione car sharing
Ultima opzione, l’auto. Via Michelin calcola che per percorrere i 1.243 chilometri di strada che congiungono Milano a Reggio Calabria si debbano spendere 222,15 euro. Al costo del carburante, 150,75 euro, devono essere sommati 60,3 euro di pedaggio e 7,5 euro di bollino autostradale. La formula car sharing può aiutare a tagliare le spese: un viaggio in 4 costerebbe poco più di 55 euro a testa a tratta. L’automobile finisce così per essere l’unica soluzione di viaggio possibile per chi vuole condividere le spese e per le famiglie, che a conti fatti, pur dovendo spostarsi riescono a risparmiare centinaia di euro salvaguardando i propri risparmi.
La Uil Calabria contro i rincari delle tariffe
«Il caro biglietti penalizza non solo chi viaggia, ma anche chi aspetta, perché impedisce il ricongiungimento e quindi gli affetti, la condivisione, il desiderio che nei mesi che precedono le festività più importanti dell’anno cresce e alcune volte si trasforma in ansia». A dirlo è il segretario generale della Uil Calabria, Mariaelena Senese. Per il sindacato l’utilizzo di algoritmi di dynamic pricing incarna «una politica dei prezzi ingiustificata che offende chi è stato costretto a lasciare la Calabria in cerca di opportunità». I rincari «che possono superare il 900% rispetto alle tariffe medie» dice il segretario della Uil «trasformano in un salasso il ritorno a casa di studenti e lavoratori fuori sede». «Impedire o ostacolare il loro rientro per le festività è una sconfitta per tutti, nessuno escluso: per la politica, per la società, per l’economia. Serve urgentemente un cambio di passo e attuare interventi incisivi per calmierare i prezzi. Occorre un impegno concreto - conclude Senese - per contrastare queste dinamiche che pesano e non poco sulle tasche dei cittadini».



