L’europarlamentare e consigliere regionale: «Anche l’ultimo confronto tra sindacati e Tim non è andato a buon fine e aleggiano nuovi tagli al personale: da noi la massima soldidarietà»
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Riconferme, sorprese e grandi esclusi: le Regionali in Calabria hanno ridisegnato il Consiglio. Gianluca Gallo (FI) recordman di preferenze con 30mila voti. Bene anche Cirillo e Caputo nel centrodestra, Alecci (Pd) nel centrosinistra. Eletti i presidenti di Provincia Succurro e Ferrari
«La vertenza Telecontact sta assumendo sempre più connotati grotteschi. Anche l’ultimo confronto tra i sindacati e Tim per tentare di scongiurare il trasferimento di 1591 dipendenti – 432 dei quali a Catanzaro e 302 a Napoli – ad una nuova società, non è andato a buon fine. Il progetto di espulsione dal perimetro aziendale dei dipendenti confluiti in una società di nuova costituzione, in cui Tim avrà solo quote di minoranza, non offre ai lavoratori alcuna garanzia». A dichiararlo Pasquale Tridico, europarlamentare e consigliere regionale.
«L’operazione, secondo le sigle confederali, non ha alcun senso e dietro questa mossa di maquillage industriale, quando si concluderanno i periodi di garanzia previsti dalla legge, aleggiano nuovi tagli al personale. La preoccupazione di tutti è che la Dna, la newco che assorbirà i 1591 lavoratori e controllata da Gruppo Distribuzione – un colosso del customer care da oltre 3000 dipendenti nel nostro Paese e nell’Europa dell’Est – rappresenti uno strumento per gestire tagli ed esuberi. Da qui la contrarietà ad manovra che non offre alcuna prospettiva industriale. Manifestiamo solidarietà e vicinanza ai lavoratori ed appoggeremo lo sciopero proclamato per il 17 novembre e l’astensione di due ore dal lavoro a fine turno del giorno precedente».

