Sul molo di Vibo Marina il tempo sembra essersi fermato. Le barche restano ormeggiate, i motori spenti, e il rumore delle onde si mescola al suono metallico degli attrezzi con cui i pescatori riparano le reti. È l’immagine simbolo di una marineria in difficoltà, sorpresa da una decisione arrivata da Bruxelles e recepita da Roma: la proroga del fermo biologico fino al 30 novembre.

Una misura che, nelle intenzioni europee, dovrebbe favorire il ripopolamento del mare, ma che per i pescatori calabresi si traduce in settimane di inattività, ristori insufficienti e un futuro sempre più incerto. «Siamo fermi da più di un mese e ora ci dicono che dobbiamo aspettare ancora», raccontano dal molo. «Ci danno 800 euro di indennizzo, ma la barca, la nafta, le spese? Chi le paga?»

La protesta cresce, alimentata da un sentimento diffuso di abbandono. La marineria di Vibo Marina, come molte altre in Calabria, si sente dimenticata. I pescatori parlano di regole decise a migliaia di chilometri di distanza, senza tenere conto della realtà locale. «Bruxelles decide, Roma esegue».

Il fermo riguarda soprattutto la pesca a strascico e quella del merluzzo, ma dietro le regole ambientali emergono problemi economici e sociali profondi. Mesi di stop mettono in ginocchio famiglie e piccole imprese, in un settore già fragile, dove la burocrazia spesso pesa più del mare in tempesta.

Se ne parlerà oggi a Dentro la Notizia, con la conduzione di Pier Paolo Cambareri e la partecipazione dei pescatori di Vibo Marina, costretti al fermo da Bruxelles ma determinati a far sentire la propria voce.

Sul posto, la nostra inviata Cristina Iannuzzi che raccoglierà le voci, le preoccupazioni e la rabbia dei pescatori vibonesi. Storie di uomini che da generazioni vivono di pesca e che oggi si trovano con le mani legate, in attesa che la politica trovi risposte concrete.

Un racconto che apre una riflessione più ampia: come conciliare tutela ambientale e sopravvivenza economica? E quali strumenti servono per evitare che le marinerie calabresi scompaiano, travolte da regole imposte dall’alto e ristori che non arrivano?

Appuntamento alle 13 su LaC Tv, canale 11 del digitale terrestre, e in streaming e on demand su LaC Play.