Il via libera

L’Ucraina nell’Unione europea: aperti i negoziati di adesione. Zelensky: «Vittoria che motiva e rafforza»

Disco verde anche per la Moldova. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: «Orgogliosi di aver mantenuto le promesse». Il premier ungherese Viktor Orban parla invece di «pessima decisione»

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14 dicembre 2023
19:42
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

 Il Consiglio Europeo ha deciso di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina. I leader Ue, informa il presidente Charles Michel via social, hanno «deciso di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina e la Moldova (Moldavia). Il Consiglio ha concesso lo status di candidato alla Georgia. L'Ue aprirà i negoziati con la Bosnia-Erzegovina una volta che sarà raggiunto il necessario grado di rispetto dei criteri e invita la Commissione a riferire entro marzo, con la prospettiva di prendere tale decisione», cioè di aprire i negoziati anche con Sarajevo.

Si tratta di «un chiaro segnale di speranza per quei popoli e per il nostro continente». Nella sala del Consiglio, riferisce una fonte Ue, «nessuno ha obiettato» a queste decisioni. «Vittoria dell'Ucraina. La vittoria di tutta l'Europa. Una vittoria che motiva, ispira e rafforza», scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando il via libera del Consiglio europeo.


Le reazioni

«I leader hanno deciso di avviare negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia e di concedere lo status di candidato alla Georgia. Una decisione strategica e un giorno che rimarrà scolpito nella storia della nostra Unione. Orgogliosi di aver mantenuto le nostre promesse e felici per i nostri partner», si legge nel post su X della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

«L'Europa è Ucraina. L'Ucraina è Europa», scrive su X la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola.

«Un forte segnale di sostegno e una prospettiva per l'Ucraina: in Euco abbiamo appena deciso di avviare i negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia. Una cosa è chiara: questi paesi appartengono alla famiglia europea», twitta il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

L'unica voce fuori dal coro è quella del premier ungherese Viktor Orban: l'ok al negoziato per l'adesione dell'Ucraina alla Ue «è una pessima decisione e l'Ungheria non vuole partecipare a questa cattiva decisione», scrive sui social.

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