La portavoce degli Esteri russa Zakharova nega comunicazioni ufficiali dagli Usa mentre Bruxelles e Parigi ribadiscono il sostegno a Zelensky: «Non vogliamo una capitolazione». Indiscrezioni di Axios e Politico parlano di un piano segreto dell’amministrazione Trump per negoziare una tregua entro fine mese
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Mosca non ha ricevuto alcuna informazione dagli Usa attraverso i canali ufficiali sul piano di pace in Ucraina di cui hanno scritto diversi media internazionali.
Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, alla testata Rbc. La portavoce, aggiunge Rbc, ha detto che "se la parte americana avesse una qualsiasi proposta, l'avrebbero comunicata attraverso i canali in uso tra i ministeri degli Esteri dei due Paesi", ma il ministero degli Esteri di Mosca "non ha ricevuto niente di simile dal Dipartimento di Stato".
"Noi sosteniamo una pace che sia giusta e duratura ma a ogni piano, per funzionare, serve che l'Europa e l'Ucraina siano a bordo". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al consiglio affari esteri, precisando di "non essere a conoscenza" di un coinvolgimento degli europei alla costruzione del piano di pace Usa. "C'è un aggressore e una vittima: non sentiamo concessioni da parte della Russia, come ad esempio una tregua incondizionata, dato che lo bombe cadono ancora sui civili".
"Vogliamo una pace giusta e duratura, per prevenire una nuova aggressione da parte della Russia. In questo spirito continuiamo a sostenere l'Ucraina con il piano di finanziamento basato sui prestiti di riparazione e con la cooperazione militare". Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot arrivando al consiglio affari esteri. "La pace non può significare però la capitolazione: gli ucraini, che lottano eroicamente da tre anni, rifiuteranno ogni tipo di capitolazione", ha aggiunto. "Serve partire dal una tregua sulla linea di contatto, per poi arrivare ai negoziati, anche sui territori, l'unico che rifiuta è Putin".
Secondo quanto rivelato ieri da Axios, citando dirigenti americani e russi, l'amministrazione Trump avrebbe messo a punto segretamente, in consultazione con Mosca ed escludendo apparentemente gli europei e la stessa Kiev, un piano di pace per l'Ucraina in 28 punti. Il piano prevede che Kiev cede a Mosca parti dell'Ucraina orientale che attualmente non controlla e ridimensiona il suo esercito, in cambio di una non meglio precisata garanzia di sicurezza degli Stati Uniti per l'Ucraina e l'Europa contro future aggressioni russe.
Secondo Politico, che cita un alto funzionario della Casa Bianca, un quadro per la fine del conflitto dovrebbe essere concordato da tutte le parti entro la fine del mese, e possibilmente "già questa settimana".

