Emergenza infinita

Migranti, Meloni va avanti sulla linea dura: potranno essere trattenuti nei Cpr fino a 18 mesi

Approvate ieri in Consiglio dei Ministri le nuove norme: caserme e  aree militari dismesse saranno trasformate in nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio, in località «a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili, senza creare ulteriore disagio e insicurezza nelle città italiane»

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di Redazione
19 settembre 2023
08:16
Ansa
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Fermare le partenze e accelerare i rimpatri di chi arriva illegalmente sulle coste italiane. Sono questi i due scopi delle nuove norme approvate ieri in Consiglio dei Ministri, che saranno inserite nel decreto Sud. 

Il giorno dopo la visita a Lampedusa con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, Giorgia Meloni ha illustrato le «soluzioni concrete alla forte pressione» che ha portato già 130 mila arrivi nel 2023


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Il Governo seguirà «con grande attenzione, passo dopo passo, gli impegni che l'Europa si è assunta con l'Italia, a partire da quello per sbloccare in tempi rapidi le risorse previste dal Memorandum con la Tunisia e chiederà agli altri stati membri di assumere le decisioni necessarie, soprattutto in tema di blocco delle partenze illegali dal Nord Africa».

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani convocherà a breve gli ambasciatori dei Paesi da cui proviene il maggior numero di immigrati, per spingerli ad accoglierli e accelerare i rimpatri. Al primo posto c'è la Guinea, con 15.138 sbarcati nel 2023, seguita da Costa d'Avorio (14.282), Tunisia (11.694) ed Egitto (8.422).

Migranti nei Centri di permanenza per il rimpatrio fino a 18 mesi

La novità più importante, che in realtà é un ritorno al passato, è l’aumento del tempo massimo di trattenimento dei migranti nei Cpr. Con le nuove norme le persone potranno essere tenute nei Centri di permanenza per il rimpatrio fino a 18 mesi.
«Alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee, tutto il tempo necessario - dice Meloni - per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale».

Saranno costruiti nuovi centri in località facilmente sorvegliabili

La rete dei Cpr, 9 per 493 ospiti complessivi, sarà potenziata dal Genio militare che realizzerà nuove strutture in località «a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili, senza creare ulteriore disagio e insicurezza nelle città italiane».

È stato dato mandato al Ministero della Difesa di realizzarle nel più breve tempo possibile, saranno caserme, aree militari dismesse o altri edifici che dovranno essere ristrutturati
Un Dpcm individuerà i criteri del piano per i nuovi centri. L'ultima finanziaria ha stanziato 42,5 milioni di euro per i prossimi tre anni proprio per l'ampliamento della rete.  

In arrivo la stretta sui "falsi minori"

Nel Consiglio dei ministri della prossima settimana sarà discusso un altro decreto con la stretta sui falsi minorenni e i canali differenziati per l'ingresso di donne, bambini e under 14.

«È mia intenzione approvare un nuovo decreto in tema di immigrazione e sicurezza con ulteriori norme necessarie a risolvere piccole e grandi criticità legate all’immigrazione illegale di massa - ha spiegato Giorgia Meloni - Il nostro obiettivo è tutelare i veri minori per evitare, come accade ora, che con una semplice autocertificazione chiunque possa essere inserito nei circuiti rivolti ai minori, non solo eludendo le norme sull’immigrazione, ma anche a discapito di chi minore lo è veramente. Stiamo lavorando, e inseriremo nel prossimo decreto, delle norme per prevedere dei canali differenziati per donne, bambini e under 14, ai quali sarà garantita ogni tutela».

 

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