Mentre Washington e Kiev parlano di progressi nei negoziati, la Russia prende tempo e continua i raid. Colloqui riservati ad Abu Dhabi e nuove tensioni sul piano di pace Usa
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Putin, Trump e Zelensky
Non c'è alcuna deadline per raggiungere un accordo sul conflitto in Ucraina: lo ha detto Donald Trump, affermando che "stiamo facendo progressi".
L'Europa sarà largamente coinvolta nelle garanzie di sicurezza, sottolinea il presidente Usa.
Gli Stati Uniti soffiano il vento dell'ottimismo sui colloqui per la pace in Ucraina: "Siamo molto vicini ad un accordo, stiamo facendo progressi", ha proclamato Donald Trump alla Casa Bianca, mentre Volodymyr Zelensky ha annunciato ai Volenterosi di essere "pronto ad andare avanti" con il piano di pace, ormai emendato dai punti più irricevibili per Kiev.
La Russia però ha intenzione di respingere il nuovo accordo per la pace redatto da Stati Uniti e Ucraina. Lo riferiscono fonti informate al New York Post. La strategia di Mosca sarebbe di protrarre i colloqui con Donald Trump e continuare la guerra almeno fino a Natale.
Ma è un vento che sembra soffiare solo da ovest. Perché la Russia preferisce non commentare le indiscrezioni, quando una sua delegazione è ancora impegnata in colloqui ad Abu Dhabi con un team statunitense guidato dal segretario dell'esercito americano Dan Driscoll. E tramite il suo ministro degli Esteri Serghei Lavrov, insiste nel voler congelare le posizioni su quanto espresso nel lontano vertice di Anchorage, mentre continua a bombardare tutta l'Ucraina, compresa la capitale Kiev dove almeno 7 persone sono rimaste uccise negli ultimi raid sulla città.
Secondo il tenente colonnello dell'esercito statunitense Jeff Tolbert, portavoce di Driscoll, gli incontri russo-americani negli Emirati "stanno procedendo bene, restiamo ottimisti". Ma nessun dettaglio è emerso sull'esatta natura dei negoziati, così come sui componenti della delegazione di Mosca che secondo Lavrov, è "abituata a lavorare in modo professionale", vale a dire "senza divulgare né permettere fughe di notizie prima di raggiungere un accordo definitivo". Una frecciatina alle controparti occidentali che negli ultimi giorni hanno visto un susseguirsi di voci, indiscrezioni e bozze passate ai media sull'ultima accelerazione dei negoziati per la pace, impressa dopo l'annuncio a sorpresa del piano di pace 'made in Usa' in 28 punti, ridotti poi a 19 a seguito dei colloqui di Ginevra tra Washington e Kiev.
E tra le ultime indiscrezioni, sembra che ad Abu Dhabi sia giunto anche il capo dell'intelligence militare dell'Ucraina Kyrylo Budanov ad incontrare Driscoll. Tra gli uomini più odiati da Mosca per le sue operazioni di sabotaggio e attentati in Russia, Budanov è infatti tra le figure autorizzate da Zelensky a partecipare al processo di negoziazione per raggiungere la pace. Anche secondo la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, le trattative per la pace "stanno andando bene".

