In una recente intervista al Financial Times, Eric Trump ha lasciato aperta la porta a una sua candidatura presidenziale dopo il secondo mandato del padre, Donald. Il figlio 41enne – finora concentrato sulla gestione dell’azienda di famiglia – ha spiegato: “La strada per la Casa Bianca sarebbe facile, se decidessi di farlo”. 

Famiglia Trump: la politica è una scelta facile, ma a che prezzo?

Pur riconoscendo che altri membri del clan – come Donald Jr. o Ivanka – hanno maggiore visibilità politica, Eric ritiene che “anche altri membri della nostra famiglia potrebbero farcela”. Tuttavia, ha espresso riserve: “La vera domanda è: vuoi trascinare la tua famiglia nella brutalità di questo sistema? Non so ancora se voglio i miei figli vivano la stessa esperienza che ho vissuto”.

Nessun tornaconto politico, dicono i Trump: ma i conti non tornano

Eric ha negato che la famiglia abbia tratto vantaggio economico da incarichi pubblici, smentendo il sospetto di usare la politica per arricchirsi. Ha infatti dichiarato: “Se c’è una famiglia che non ha guadagnato con la politica, è la nostra. Abbiamo speso quasi 500 milioni per difenderci da dossier, indagini e accuse”, sostenendo che i costi legali hanno cancellato ogni guadagno politico. 

Tuttavia, le valutazioni indipendenti segnalano un patrimonio della Trump Organization stimato tra 8 e 12 miliardi di dollari, e un guadagno personale di Donald Trump di 630 milioni solo nel 2024, grazie a criptovalute, licenze e merchandising .

Un’eredità politica già in movimento verso il 2028

La possibile candidatura di Eric rafforza l’idea di una dinastia Trump. Anche altri nomi, come Don Jr., Lara Trump o Steve Bannon, sono citati come possibili protagonisti nella corsa delle primarie repubblicane verso il 2028. Il successore designato per una Repubblica Trump‐style, invece, sembra essere il vicepresidente JD Vance.