Dal 9 al 13 luglio, il quartiere di Portapiana, nel centro storico di Cosenza, torna a celebrare la sua Festa di S. Maria della Sanità e dei Santi Medici, appuntamento sentito da generazioni e radicato nella vita del rione. Una ricorrenza che ogni estate anima strade, piazze e cortili con momenti di incontro, socialità e memoria condivisa.

Quest’anno, però, la festa si apre a una nuova dimensione. Grazie alla collaborazione con Cosmo – Cosenza MicroMondi, progetto culturale curato da La Rivoluzione delle Seppie nell’ambito del programma Agenda Urbana del Comune di Cosenza, la tradizione si intreccia con nuove forme di partecipazione, con l’arte, la narrazione e l’ascolto del territorio. È una festa che si rinnova nel segno della comunità: più estesa, più condivisa, più viva.

Il programma nasce da mesi di incontri e lavoro sul campo, che hanno riattivato relazioni tra abitanti, associazioni e realtà culturali locali. Un percorso che ha riportato alla luce spazi dimenticati, come l’oratorio parrocchiale, oggi riaperto e restituito al quartiere come luogo di progettazione collettiva. Negli ultimi mesi, l’oratorio è diventato il luogo delle riunioni organizzative della festa, uno spazio di confronto tra residenti e realtà culturali del territorio.

A dare forma e carattere a questa edizione della festa è un oggetto tanto umile quanto evocativo: la sedia monoblocco, quella sedia di plastica bianca che da decenni popola cortili, marciapiedi e piazzette di tutta Italia. Simbolo universale della provincia italiana, è onnipresente nei momenti di socialità spontanea: viene trascinata fuori al tramonto, sistemata all’ingresso di casa per osservare chi passa, disposta in cerchio durante le feste, oppure usata come segnaposto, punto d’ascolto o appoggio temporaneo.
A Portapiana, più che altrove, questa sedia è diventata parte integrante del paesaggio quotidiano, e oggi si fa icona affettiva e narrativa, al centro dell'immaginario che guida la festa. È attorno a lei – alla sua funzione, alla sua presenza, al suo suono trascinato sul selciato – che si costruisce un racconto condiviso sul senso dello stare insieme, sul prendersi cura dello spazio pubblico, sul valore delle relazioni semplici.

Il programma prende il via mercoledì 9 luglio alle ore 21:30, con la grande Cena di Quartiere organizzata lungo la strada accanto alla “Funtana du Zumpu”. Le mamme del rione preparano la tavola con le tovaglie delle feste, e ciascuno è invitato a portare qualcosa da condividere. Durante la serata, la comunità si raccoglie attorno alla musica popolare e alla Strina Portapianese del maestro Federico Viapiana, accompagnata dai racconti di Stefano Vecchione e dal cortometraggio a cura di Giulio Malatacca, che intrecciano storia orale, aneddoti e visioni del quartiere.

Giovedì 10 luglio, sempre alle 21:30, il campetto comunale ospita un quadrangolare di calcio tra le squadre del rione. A introdurre la serata sarà il ricordo della “Castellana”, la prima storica formazione di Portapiana, attraverso le voci di chi l’ha vissuta. Un momento sportivo e simbolico, seguito da un rinfresco collettivo.

Venerdì 11 luglio, a partire dalle ore 17:00, la struttura che mura la Chiesetta dell’Ecce Homo diventa teatro di una performance artistica inedita: il live painting di Mario Verta e Amaele Serino, un intervento a più mani che intreccia segni, gesti e stratificazioni visive del luogo. Un momento aperto, che invita a osservare da vicino la trasformazione dello spazio. La festa continua alle 21:30 con una serata di giochi popolari aperti a tutte le età – corse coi sacchi, tiri alle pignatte, gare di pasta e di melone – che si intrecciano con i profumi e i sapori della Sagra del Santo Cuddruriaddru e della Mastra Purpetta, in un’atmosfera di piazza ritrovata.

Sabato 12 luglio, alle 21:30, sarà la musica dei Sabatum Quartet a dare ritmo alla serata, tra panini rustici, sorrisi e danze leggere sotto le luci del rione. La giornata conclusiva, domenica 13 luglio, si apre alle 11:00 con una passeggiata fotografica guidata dalla fotografa Serena Clausi, che accompagnerà i partecipanti in un percorso di osservazione e racconto visivo tra i vicoli del quartiere. Alle 12:30, ci si ritroverà per un aperitivo collettivo, offerto ai partecipanti del contest fotografico, che si mescoleranno con gli abitanti del rione in uno scambio aperto e informale. La festa si chiude in musica, dalle 21:00, con i concerti di Antonio De Rose, Antonello Armieri, Pippo Tocci, Massimo Cardamone e, a seguire, Speedy, per salutare insieme cinque giorni di comunità vissuta e condivisa.