L’editoriale

LaC Network ancora più forte per garantire un’informazione libera e condivisa

L’editore Domenico Maduli: «La nostra nuova sfida è costruire ponti capaci di connettere persone, cose, imprese, ideali, orizzonti»

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di Domenico Maduli*
10 dicembre 2023
10:00
L’editore Domenico Maduli
L’editore Domenico Maduli

Stiamo preparandoci alla fine di un anno importante sotto molti punti di vista. Il nostro gruppo ha intrapreso un percorso improcrastinabile per creare connessioni sul territorio: quello della crescita, della consapevolezza, del miglioramento. Occupare gli spazi vuoti, aumentando in quantità e in qualità l’offerta informativa: questo l’obiettivo primario che ci siamo posti per il 2023. Avevamo gettato le basi negli anni precedenti, abbiamo continuato a lavorare e a raccogliere i frutti del nostro impegno in questo anno ormai alla fine.

Il giorno di san Valentino abbiamo aggiunto alla nostra ammiraglia, LaC Tv (canale 11), e a LaC News24 (canale 111), LaC OnAir, radiovisione sul canale 17: una nuova sperimentazione che continua ad aumentare in consensi e numeri. Nell’estate abbiamo continuato il viaggio di LINK, iniziato a luglio 2022, costruendo tappe fondamentali per celebrare l’orgoglio dell’appartenenza alla parte sana di questa nostra Calabria. Sono state tre serate molto importanti per noi, durante le quali abbiamo dichiarato pubblicamente da che parte stavamo, stiamo e staremo: quella di chi crede nelle istituzioni e vuole fare la propria parte per migliorare la società ed i luoghi in cui vive ed opera. Una scelta obbligata quanto scomoda, soprattutto per chi si trova a fare impresa in un territorio in cui è tutto mescolato, in cui c’è chi fa perno sull’equivoco e sulla paura per confondere le carte, costruendo l’humus in cui può continuare a proliferare la criminalità organizzata.


Siamo arrivati ad oggi costruendo, passo dopo passo, il nuovo corso dell’informazione targata Diemmecom. LaC Network si consolida e si amplifica per creare una rete globale di informazione, comunicazione, interazione, condivisione, in cui globalizzazione e forte identità territoriale locale si intersecano costantemente. Un progetto condiviso ed unitario, che coinvolge e unisce le tante aree interne all’azienda – redazione, programmazione, produzione audiovideo, postproduzione, reparto creativo, reparto tecnologico. Un progetto che parte dalla nostra identità per creare una rete oltre il network: oggi, in un mondo in cui le fake news sono utilizzate per i fini più svariati, creando disinformazione e misinformazione, l’informazione deve assumere nuovamente il ruolo che le è proprio, adattandosi al mondo tecnologico che ha sostituito le edicole e la carta con video e telefonini. In questa prospettiva devono cambiare le regole e le frontiere del giornalismo, con la produzione di notizie di qualità e costruttive: le persone devono sapere cosa possono fare e come. Raccontando con regolarità le soluzioni a problematiche locali o globali, l’informazione può e deve contribuire a fornire alle comunità dei lettori le conoscenze per costruire qualcosa di nuovo e correggere i problemi legati alla società in cui viviamo.

È un progetto ambizioso? Decisamente sì. Ma è l’unica via per continuare a fare informazione in modo utile per noi, per il nostro territorio, per chi ci segue, per il futuro dei nostri figli. Un’informazione che crea ponti, lavora per migliorare le cose, per costruire reti. Un network che si estende e si espande, coinvolgendo chi condivide il nostro percorso e il nostro obiettivo.

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Giovedì scorso abbiamo presentato la nuova squadra chiamata a esprimere le potenzialità del nostro network. C’è una nuova gerenza costruita per ottimizzare il processo di crescita in corsa. C’è un’unificazione delle testate che, pur mantenendo la loro autonomia territoriale, di local leader (ma a me piace chiamarli glocal leader), lavoreranno in sintonia completa con le nostre ammiraglie, le major, a partire da LaC News24 e LaC Tv sotto una direzione unitaria. Ci sono nuovi innesti, che vorrei fossero i primi di una lunga serie. A ciascuno di loro, a noi tutti, faccio gli auguri per il lavoro che ci attende: non ci spaventa, perché sappiamo da dove siamo partiti, conosciamo il nostro percorso, sappiamo dove vogliamo arrivare.

Sono ben consapevole del fatto che abbiamo intrapreso un percorso pieno di insidie e molto meno facile di quanto sarebbe stato facendo altre scelte. Ma sentiamo l’urgenza di scommettere in prima persona sul futuro di questa terra e del nostro Sud: un’urgenza che parte da un’informazione sana e costruttiva. È un’urgenza dell’azienda e mia personale, anche se sapevo che avrebbe agitato ulteriormente la macchina del fango fatta di illazioni, fake news, attacchi costruiti appositamente da sistemi e personaggi che continuano ad alimentare il vecchio adagio «tutto deve cambiare perché tutto resti come prima».

Al Gattopardo preferisco figure emblematiche, che hanno saputo lasciare un segno importante, come Enzo Ferrari, che amava ripetere: “Spesso si giudicano gli uomini per quello che di loro si dice, non per quello che sono realmente”.

Sono un editore che ama la propria terra e ha deciso, ormai dieci anni fa, di investire di tasca propria per salvare un’emittente dal fallimento. Dalle ceneri di Rete Kalabria è nato il Network LaC, una multivitaminica dell’informazione, oggi pronta a diventare un network extraregionale, con vocazione nazionale ed internazionale, attraverso progetti che prenderanno forma dall’inizio del nuovo anno che ci attende. Attraverso l’informazione costruiremo ponti capaci di connettere persone, cose, imprese, ideali, orizzonti. Informazione libera, fatta da e per persone libere.

Scriveva Leo Longanesi, padre dell’editoria moderna, ormai cento anni fa: “Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi”. E gli uomini liberi sono coloro che credono nei propri valori e in ciò che fanno, permettendo a chi non ha lo stesso credo di fare la propria strada altrove. Esercitare e garantire la libertà, e non solo quella di stampa, richiede uno sforzo continuo che va oltre il proprio recinto ed i propri interessi: questo è il senso del network che oggi parte ancora più forte.

*editore Network LaC

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