L’intervento

«Diritto negato ai pazienti in fine vita»: la denuncia di Cittadinanzattiva Tribunale del malato

L'associazione si rivolge al Commissario ad Acta della Regione Roberto Occhiuto ed al Commissario dell’ASP di Catanzaro Vincenzo Spaziante per un intervento immediato e risolutivo

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di Redazione
13 marzo 2023
13:39
Personale medico
Personale medico

«Diritto negato ai pazienti in fine vita», parte da qui la nota di Cittadinanzattiva -Tribunale per i Diritti del Malato che chiede l'intervento del commissario ad acta della Regione, Roberto Occhiuto, ed al Commissario dell’ASP di Catanzaro, Vincenzo Spaziante.

«Un’eccessiva burocrazia continua a ritardare l’accesso, per bisogni e per tempo, alle indispensabili ed uniche terapie somministrabili ai pazienti affetti da malattie inguaribili caratterizzate da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, con nessuna possibilità di cure alternative e soprattutto con urgenza di trattamento». Cittadinanzattiva -Tribunale per i Diritti del Malato «non può che farsi portavoce di tale situazione diventata oramai insostenibile e per la quale continuano a pervenire segnalazioni e richieste di aiuto».


«I pazienti terminali residenti nella provincia di Catanzaro, in carico alla struttura complessa di “Cure Palliative Domiciliari “dell’ASP di Catanzaro, segnalano gravissime problematiche - continua la nota di Cittadinanzattiva Tribunale per i diritti del malato - sulla carenza del Servizio a causa di mancanza di personale e alla mancata assistenza nel fine settimana e nei giorni festivi. Come se la sofferenza scomparisse per magia nei festivi e nei week end! Ed ancora pervengono segnalazioni circa la riduzione o addirittura il mancato accesso alle cure per una interpretazione restrittiva, da parte di alcuni Distretti Sanitari, della normativa Nazionale e Regionale».

«L’ultimo recente ed emblematico caso riguarda le cure negate ad un paziente di Cosenza che aveva richiesto il nulla osta all’Asp di Catanzaro per la presa in carico in una struttura convenzionata di tale territorio. Nulla osta non concesso dal Responsabile della Unità Operativa di Cure palliative domiciliari dell’ASP di Catanzaro, per “raggiunto numero massimo di pazienti assistibili e di prestazioni assegnate”. E siamo ancora al mese di marzo! Anziché prodigarsi a garantire le cure al paziente, attraverso accesso alle strutture pubbliche o private accreditate, ci si è limitati, - spiegano - a non concedere il nulla-osta e senza alcuna possibilità di alternative. Nemmeno l’inserimento in una eventuale lista dì attesa!»

Cittadinanzattiva -Tribunale per i diritti del Malato si rivolge «al Commissario ad Acta della Regione, Roberto Occhiuto, ed al Commissario dell’ASP di Catanzaro, Vincenzo Spaziante, chiedendo un intervento immediato e risolutivo per garantire l’assistenza sanitaria domiciliare a persone malate in fase terminale nei modi, nei tempi e con il personale necessario, assistenza che in questo momento è interrotta e non garantita».

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