L’addio

Anche la reggina Giusy Versace abbandona Forza Italia: «Sostenere Draghi era un dovere»

La deputata che aveva aderito agli azzurri nel 2018 si dice amareggiata e delusa. Prima di lei hanno abbandonato i ministri Gelmini e Brunetta, da sempre vicinissimi al presidente Occhiuto

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di Claudio Labate
25 luglio 2022
16:07
Giusy Versace e Silvio Berlusconi
Giusy Versace e Silvio Berlusconi

Sono giorni complessi questi per gli azzurri di Forza Italia che, dopo aver dato il proprio contributo alla caduta del governo presieduto da Mario Draghi, ora fa i conti con i distinguo e le prese di posizioni interne. Così mentre Occhiuto - che aveva sperato un bis dell’ex numero uno della Bce - sostanzialmente si adegua alle scelte del partito, nel giro di poche ore dopo le dimissioni di Draghi si sono registrate le defezioni pesanti di ministri che sono vicinissimi al presidente della giunta regionale, vale a dire Mariastella Gelmini e il mentore del capo della giunta, Renato Brunetta.

La delegata ai rapporti con gli alleati di Forza Italia, la senatrice Licia Ronzulli, questa mattina su Repubblica ha scaricato la ministra - «Gelmini ha usato strumentalmente la decisione di FI – ha detto - per dare un senso alla sua uscita. Sapevamo che stava lavorando già da 3 mesi ad un progetto alternativo al nostro con Calenda e Bonino» - e sostanzialmente assolto Marta Fascina dagli epiteti rivolti a Brunetta. L’attuale compagna di Silvio Berlusconi, nativa di Melito Porto Salvo in provincia di Reggio, non è stata tenera con il ministro per la Pubblica amministrazione in merito alla sua altezza, ma rimane per la Ronzulli «una persona buona» che «non aveva l'intento di offenderlo».


La stessa senatrice fa capire anche che Mara Carfagna non lascerà gli azzurri - «Sono sicura che Mara, un ministro molto apprezzato, prenderà la decisione giusta» - rilanciando le quotazioni di Forza Italia che però deve fare i conti con un nuovo addio, quello della calabrese Giusy Versace.

L’atleta paralimpica reggina che aveva aderito al progetto del Cavaliere nel 2018 ha infatti proprio oggi annunciato l’abbandono: «Era nostro dovere – ha dichiarato all’Ansa - garantire stabilità al Paese e continuità a questo governo che ben stava lavorando, portando al termine naturale la legislatura, fra qualche mese, con altruismo e coerenza. Mai, avrei immaginato di terminare questa legislatura con tale amarezza e delusione, sentimenti che oggi mi portano a lasciare il gruppo ed a dimettermi dagli incarichi che mi sono stati affidati ringraziando per la fiducia che mi è stata riposta».

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