«L'elezione di qualche giorno fa, all'unanimità, di Nicola Fiorita come nuovo presidente dell'Arrical è un'ottima notizia, non solo perché testimonia una unità di intenti importante tra i comuni che compongono l'organo direttivo dell'Ente, ma anche per le qualità politiche ed amministrative che ha dimostrato il primo cittadino di Catanzaro». Lo afferma in una nota il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.

«Oltre ai meritati complimenti al sindaco Fiorita, dunque - prosegue - giunge il massimo sostegno nel difficile compito che dovrà affrontare in questi mesi, a partire dal tentativo di raddrizzare le storture messe in campo fin dalla nascita di questo Ente, a partire dalla assurda decisione di consegnare nelle mani del presidente della giunta regionale, il potere decisionale: quella calabrese, infatti, è l'unica autorità idrica nella quale il Direttore generale, vero cuore amministrativo dell'ente, non è nominato dai sindaci ma dal governatore. Con questa struttura, in pratica, i sindaci degli organi direttivi sono chiamati, nel migliore dei casi, a ratificare la linea politica trasmessa dalla giunta regionale per il tramite del Direttore generale: non ci sarebbe nulla di male se la norma non stabilisse, al contrario, che la gestione dei settori idrico e rifiuti è in capo ai sindaci».

«Mi aspetto dunque - afferma Stasi - che il presidente della giunta regionale, coerentemente con quanto affermato in sede di votazione del presidente, traduca tali aperture in atti concreti. Inoltre tra le difficili questioni da affrontare nelle prossime settimane vi è certamente da rivedere l'ingiustificabile aumento delle tariffe idriche emanato alcuni mesi or sono, decisione che rappresenta una vera e propria beffa per i cittadini calabresi i quali, oltre a ricevere un pessimo servizio, in quanto tutte le condotte di adduzione sono vetuste, rischiano di vedere aumentate anche le proprie bollette, magari pensando di scaricare le responsabilità sui Comuni. Allo stesso modo è urgente intervenire sulle tariffe di conferimento rifiuti, in particolare per la Provincia di Cosenza, che sono tra le più alte d'Italia, ed anche questo è un dato di competenza regionale che si tenta di scaricare sui Comuni. L'esempio di Corigliano-Rossano credo sia emblematico: una città che è arrivata a percentuali di raccolta differenziata dell'80%, che ospita sul proprio territorio ben tre impianti di trattamento rifiuti pubblici e privati, non è stata messa ancora nelle condizioni di abbassare la Tari ai propri meritevoli cittadini proprio a causa delle abominevoli tariffe di conferimento imposte. Sono sfide importanti - conclude Stasi - che però abbiamo il dovere di affrontare con spirito di collaborazione istituzionale ma con la forza della chiarezza».