Doppio colpo

Autonomia differenziata, Caruso attacca gli Occhiuto: «Sui Lep il governatore smentito da suo fratello»

Il sindaco di Cosenza coglie l'occasione del via libera in Senato del ddl Calderoli per restituire le tante punzecchiature ricevute dal suo predecessore in due anni e mezzo di amministrazione del capoluogo bruzio

63
di Antonio Clausi
24 gennaio 2024
18:44
Roberto Occhiuto, Franz Caruso, Mario Occhiuto
Roberto Occhiuto, Franz Caruso, Mario Occhiuto

L’occasione per alimentare uno scontro politico tutto in salsa bruzia l’ha fornita il Senato con il via libera al ddl Calderoli. L’autonomia differenziata, tanto osteggiata dalla sinistra e dai loro sindaci del Sud, ha servito su un piatto d’argento a Franz Caruso la possibilità di rendere al suo predecessore Mario Occhiuto, oggi a Palazzo Madama per conto di Forza Italia, una delle tante punzecchiature ricevute nei primi due anni e mezzo di governo cittadino a Cosenza. Non solo, però, perché il vero obiettivo delle invettive è stato, come spesso avviene di recente, il governatore Roberto Occhiuto.

«Il presidente della Regione ha sostenuto con forza che prima dell’autonomia differenziata si dovevano definire i Lep - ha detto Caruso -. Così non è stato ed Occhiuto è stato smentito non solo dal suo partito, ma dal suo stesso fratello». Poi ancora: «Schematicamente, a pelle, si registra che la Riforma Calderoli è la rappresentazione plastica della seguente spartizione: la giustizia a Forza Italia, l’autonomia differenziata alla Lega ed il premierato alla Meloni. Così si distrugge il Paese. A voler tacere delle squallide contraddizioni che si sono registrate alle nostre latitudini, con il voto a favore fatto registrare dal senatore fratello del presidente della Regione Calabria».


Uno scontro ormai polarizzato su tutti i fronti, a Palazzo dei Bruzi sperano destinato a garantire la leadership del centrosinistra a Caruso in vista delle prossime Regionali. I terreni di battaglia tra il Comune di Cosenza e la Cittadella non si contano più. Tutto è iniziato con la localizzazione del nuovo hub ospedaliero, individuato con una delibera dal consiglio comunale a Vagliolise e messo in discussione con uno studio di fattibilità alternativo all’Unical. La fusione di Cosenza con Rende e Castrolibero è l’altro oggetto del contendere, anche se la data presunta dello scioglimento dei tre centri di governo, il primo febbraio 2025, è irrealizzabile.

Le barricate si sono alzate anche in occasione delle elezioni del presidente dell’Anci dove all’ultima curva l’ha spuntata Rosaria Succurro, sindaca di San Giovanni in Fiore, presidente della Provincia di Cosenza e fedelissima di Occhiuto. Caruso, insieme a Voce e Fiorita e ad altri primi cittadini di centrosinistra non ha nei fatti mai riconosciuto la sua autorità, tanto da intervenire in maniera autonoma e critica verso la Regione su tutta una serie di temi politici. Non ultimo oggi l’autonomia differenziata.

GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top