Se è vero che questo permette di raggiungere un pubblico più ampio da un lato, dall’altro limita la partecipazione e il coinvolgimento diretto dei cittadini
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Le amministrative di Cassano allo Ionio si avvicinano e con esse si riaccende il dibattito politico, tra aspettative, sfide e nuove modalità di confronto. In un contesto caratterizzato da poche occasioni di incontro pubblico e da condizioni atmosferiche avverse, la campagna elettorale si sta svolgendo in modo particolare, con una forte presenza sui social media che, se da un lato permette di raggiungere un pubblico discretamente ampio, dall’altro limita la partecipazione diretta e autentica dei cittadini più anziani o comunque restii alla tecnologia. Questa situazione riflette le trasformazioni in atto nel modo di fare politica e di coinvolgere la comunità, ma anche le difficoltà di mantenere vivo il contatto diretto tra amministratori e cittadini, elemento fondamentale per una democrazia partecipativa e inclusiva.
I diversi candidati a sindaco di Cassano allo Ionio, Avena, Iacobini e Gaudiano, nutrono speranze e ambizioni diverse, ma tutti condividono l’obiettivo di rappresentare al meglio le esigenze di una comunità complessa e articolata. Se il candidato Gaudiano punta sulla continuità amministrativa, promettendo di portare avanti progetti già avviati e di consolidare le infrastrutture e i servizi pubblici, affidandosi alla propria esperienza e alla conoscenza del territorio per rassicurare gli elettori, Avena e Iacobini, presentandosi come candidati del rinnovamento, propongono invece un cambio di passo, con idee innovative e rinnovate strategie di sviluppo economico, sociale e culturale cercando di intercettare il desiderio di novità e di una politica più vicina alle esigenze dei giovani e delle fasce più deboli.
In ogni caso, i candidati sono consapevoli che il successo elettorale dipenderà anche dalla capacità di coinvolgere i cittadini, di ascoltare le loro esigenze e di creare un dialogo aperto e partecipato. Tuttavia, le condizioni attuali rendono questa sfida più complessa rispetto al passato, complici anche le limitate occasioni di confronto pubblico.
Uno degli aspetti più evidenti di questa campagna elettorale è la scarsità di incontri pubblici e di momenti di confronto diretto tra candidati e cittadini. Le poche iniziative organizzate si sono svolte con una presenza limitata di pubblico, le condizioni atmosferiche avverse, con piogge frequenti e temperature non favorevoli, hanno ulteriormente scoraggiato la partecipazione, rendendo difficile il confronto diretto. La radicata tradizione della propaganda elettorale attraverso il “portaaporta” non sostituisce la piazza, non genera coinvolgimento, anzi potrebbe anche essere deleterio se la “visita”, nonostante i sorrisi di circostanza, giunge in un momento poco opportuno.
La partecipazione in piazza è un elemento che tradizionalmente a Cassano rappresenta uno dei momenti più importanti di coinvolgimento democratico. La mancanza di incontri pubblici limita la possibilità di creare un rapporto di fiducia tra amministratori e comunità. Inoltre, la scarsità di appuntamenti in piazza rischia soprattutto di ridurre la visibilità dei programmi e delle proposte dei candidati, lasciando spazio a interpretazioni e a un dibattito spesso più virtuale che reale.
E in assenza di un confronto diretto più frequente, la diaspora politica di Cassano allo Ionio si è trasferita sui social, spesso focolai di polemiche. Dirette e post su facebook, messaggi con WhatsApp e post su Instagram, oltre ad altre piattaforme, sono diventate i principali strumenti di comunicazione tra candidati e cittadini, attraverso i quali i candidati cercano di raggiungere un pubblico più ampio, di condividere programmi e di raccogliere feedback.
I social media sono strumenti utili e veloci, ma spesso rischiano di creare un rapporto distaccato tra chi propone e chi ascolta. Le discussioni online, anche se animate, possono degenerare in fraintendimenti o in confronti poco costruttivi, e spesso si limitano a un pubblico già coinvolto o molto giovane. La partecipazione di cittadini più anziani, che preferiscono il contatto diretto, si riduce drasticamente, lasciando spazio a un dialogo parziale e spesso superficiale.
I comizi e le assemblee sono momenti fondamentali per una campagna elettorale autentica, sono occasioni in cui i candidati possono guardare negli occhi i cittadini, stringere la mano, rispondere alle loro domande e chiarire i propri programmi semplicemente con l’antico metodo del faccia a faccia, momenti di condivisione, di confronto sincero e di costruzione di fiducia reciproca. Un comizio ben organizzato può creare entusiasmo, coinvolgere le persone e rafforzare il senso di comunità. Social permettendo.