Corsa alla segreteria

Congresso Pd Calabria, via libera alla candidatura di Franchino: «Non riduciamo tutto a una conta interna»

Rimosse le questioni procedurali: l’esponente cosentino dei dem ha raccolto le firme necessarie e dovrà competere con Nicola Irto. Il suo appello ad un confronto autentico

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di Antonio Clausi
10 gennaio 2022
19:00
Nel riquadro, Mario Franchino
Nel riquadro, Mario Franchino

Le firme per la candidatura di Mario Franchino a segretario regionale del Pd ci sono. Le sottoscrizioni che ha presentato lo scorso 7 gennaio sono state accettate dopo essere state poste al vaglio dalla Commissione. «Tutto ciò grazie all'intervento equilibrato e sagace del vice responsabile nazionale per il tesseramento Eugenio Marino - spiega il diretto interessato -. Se sono state rimosse le questioni procedurali inerenti alla legittimità della mia candidatura, molti sono i ricorsi che ancora giacciono presso la Commissione regionale per il tesseramento». Il riferimento è gli iscritti a cui fino ad ora non sarebbe stata data risposta circa la loro esclusione.

Le questioni politiche poste da Franchino

Franchino pone poi alcune considerazioni di natura politica. «Il congresso regionale - si chiede - deve solo ridursi ad una conta interna per nominare un nuovo commissario oppure deve rappresentare l'occasione per affrontare i drammatici problemi di un Pd ormai desertificato e ridotto, per responsabilità di tre anni di commissariamento, a forza residuale e marginale nella vita politica calabrese?» Il bersaglio della corrente “I Riformisti” è lo stesso Graziano a cui viene rinfacciato un diverso modus operandi rispetto ad altre regioni.


«Nelle Marche e in Puglia, dove da più tempo è in fase avanzata l'iter congressuale, la Commissione nazionale per il Congresso è intervenuta ed ha deciso di spostare in avanti le date degli appuntamenti congressuali motivando il tutto con la necessità di dare più spazio ad un percorso politico costruttivo. Per le Marche - continua Franchino - si fa anche riferimento alla drammatica situazione della pandemia che non consentirebbe uno svolgimento partecipato direttamente dagli iscritti».

La modifica per i congressi provinciali e l’endorsement per Paraboschi

Il candidato alla segreteria regionale rimprovera a Graziano l'iter congressuale, definito «senza equilibrio e imparzialità». Nella fattispecie lamenta alcune modifiche alle regole già prestabilite. «L’ultima ieri - fa sapere -. Riguarda l'integrazione al regolamento dei congressi provinciali e prevede una ripartizione in collegi subprovinciali dei delegati ai congressi. Per quanto riguarda i circoli dei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, è previsto un accorpamento in un unico circolo. Alla luce di ciò chiedo il ripristino della precedente Commissione regionale per il Congresso presieduta da Mario Paraboschi, nominata in tempi non sospetti e di cui non si capisce il perché sia stata sciolta o meglio "liquidata", senza alcuna spiegazione da Graziano».

L’affondo su Graziano

Franchino, che mercoledì alle 10.30 in conferenza stampa presenterà la sua candidatura dall’Hotel Royal di Cosenza, affonda il colpo sul commissario regionale. «Dovrebbe essere rimosso dal suo incarico avendo ormai assolto alle sue funzioni - chiude l’intervento -. Sarebbe grave ed inaccettabile un eventuale ricorso all’utilizzo di strumenti a distanza per lo svolgimento delle procedure congressuali. Queste, oggi più che mai, devono svolgersi con il coinvolgimento attivo ed in presenza degli iscritti a partire dai circoli».

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