«Metto a disposizione la mia esperienza, la politica deve essere intesa con spirito di servizio». Ha presentato così la sua candidatura a sindaco di Paola, Graziano Di Natale. Il già consigliere regionale è stato intervistato da Pier Paolo Cambareri nel corso dell’ultima puntata del format di LaC Tv Dentro la notizia (rivedi qui la puntata), trasformatosi in questi ultimi giorni in un uno speciale dedicato alle elezioni.
«L’idea della mia candidatura – ha spiegato Di Natale – nasce dal basso, da una coalizione fatta di uomini e donne, ragazze e ragazzi che condividono idee ed un programma amministrativo per la città di Paola. Non sono mai stato un elemento divisivo, anzi, ho sempre favorito percorsi che hanno visto candidati poi eletti sindaci. Oggi è necessario un impegno in prima persona, perché lo richiede il contesto e soprattutto per mettere a disposizione la mia esperienza. È un atto di servizio, così intendo la politica».

«Siamo l’unico campo largo in Calabria»

Graziano Di Natale ha coagulato attorno a sé tutte le anime progressiste, aprendo all’unico vero esperimento di campo largo tra i comuni calabresi chiamati al voto per rinnovare le amministrazioni.
«Siamo riusciti a mettere insieme le anime del centrosinistra, Pd, m5S, Dema, società civile – ha spiegato il candidato sindaco – che insieme a noi ha costruito una coalizione civica e progressista, che garantisce rinnovamento e cambiamento, con uomini e donne che offrono un’opportunità senza chiedere nulla in cambio. Siamo l’unico caso in Calabria (tra i comuni al voto sotto i 15mila abitanti, ndr), e questa per Paola è un’occasione».

«Gli altri? Raccoglitori»

«La differenza tra la nostra coalizione e le altre è enorme. Da un lato – è andato avanti – abbiamo una delle due aggregazioni formate da pezzi di sinistra e destra, dall’altro ci sono i raccoglitori che pur di stare insieme non si sono resi conto che tra le loro liste c’è chi ha sfiduciato l’ex sindaco Poltiano. E questa è una vergogna». Gli altri, quindi, «dovrebbero giustificarsi e dire alla città perché si sono coalizzate creando confusione nell’elettorato».

«I primi cento giorni? Mano ai conti»

Graziano Di Natale è sembrato avere le idee chiare sin da subito, nei primi tre mesi di governo cittadino: «Partirei dal bilancio, per mettere a posto i conti e garantire ai cittadini che pagano le tasse i servizi, così da avere, nei primi cento giorni, un quadro complessivo delle finanze e stabilire in quale direzione andare».

«Nominerò in giunta il generale Grazioli»

In tema di trasparenza amministrativa, il candidato sindaco del campo largo ha accennato anche alla composizione della sua squadra di governo. «Non mi farò tirare la giacchetta da nessuno. Certo ci confronteremo con le altre forze, ma sulla base dell’autorevolezza del sindaco. Non abbiamo sottoscritto accordi con nessuno, siamo liberi. Ho la necessità di individuare figure che garantiscano la trasparenza amministrativa e che si svolga in un certo modo con la nomina del generale della guardia di finanza Marco Grazioli. Non vogliamo militarizzare l’esecutivo, ma tracciare un indirizzo ed un principio che è la legalità».

«Mi ridurrò l’identità del 60%»

Graziano Di Natale ha poi annunciato di voler rinunciare al 60% dell’indennità di sindaco (In di una città come Paola, che si colloca nella fascia tra i 15 ed i 30 mila abitanti, il primo cittadino guadagna – lordi – poco più di 4mila euro al mese).
«Non è una proposta – ha puntualizzato – ma un atto già protocollato in Comune in cui ho dichiarato che rinuncerò al 60% dell’indennità nel caso in cui sarò eletto. E questo per creare un fondo per il sostegno alle fragilità. In questo momento di difficoltà, per le famiglie che rimangono indietro serve un segnale forte, e noi dobbiamo tendere la mano».

«Ci batteremo per l’apertura dell’emodinamica»

In passato, nelle sue vesti di consigliere regionale, Graziano di Natale è stato in prima linea nella battaglia a difesa dell’ospedale di Paola. Qualora dovesse vincere, si dice già pronto a continuare una campagna che impedisca il ridimensionamento del “San Francesco di Paola”, ed utile anche a far riaprire alcuni reparti.
«Quando il ridimensionamento della rete ospedaliera ha colpito il nostro presidio ospedaliero – ha ricordato – abbiamo presentato un ricorso al Tar a spese mie e sono rimasto solo a difendere la struttura, a protestare per evitare il trasloco del reparto di chirurgia». Tra l’altro «l’emodinamica è pronta ma non entra in funzione. Il sindaco, che è il primo ufficiale sanitario del territorio deve porsi a difesa di un ospedale che vanta già tante eccellenze, ma che ha altri reparti pronti e non in esercizio. Ci batteremo per far aprire l’emodinamica».

Gli altri temi: ambiente, infrastrutture, formazione

Il candidato sindaco di Paola ha spiegato poi quanto sia necessario «implementare i sistemi di collegamento che favoriscono processi di sviluppo. Nel nostro programma un punto riguarda l’istituzione di una facoltà universitaria, mentre sul raddoppio della galleria Santomarco bisogna bilanciare gli interessi: quelli della collettività, dell’impatto ambientale ma anche dei proprietari».
È intenzione di Di Natale, poi, rilanciare l’idea porto «dopo la perdita dei finanziamenti».
Qualcuno, ha ricordato, «si è presentato con un assegno di cartone, ma già allora sostenevo che un porto non può essere realizzato senza il sostegno dei privati. Noi abbiamo un un’idea chiara sull’infrastruttura, rivedremo il progetto nel suo complesso ed anche i sistemi di finanziamento, andati persi perché chi ha amministrato in passato non ha saputo mettere in campo le azioni successive».

In ambito turistico, il leader del campo largo ha puntato le attenzioni, tra l’altro, anche sul mare, definito uno «strumento attrattivo» sul quale porre molta attenzione, anche in virtù dei risultati – ambientali – non di certo esaltanti degli ultimi anni. «La questione mare è importantissima – ha concluso Di Natale – è uno strumento attrattivo sul quale dovremo vigilare. Ci sono troppi scarichi abusivi, servono controlli rispetto a quelli che potrebbero essere gli illeciti che causano inquinamento».