Il candidato alla presidenza di Democrazia Sovrana Popolare apre la campagna elettorale a Cosenza insieme a Marco Rizzo: «Siamo alternativi a quei gruppi parassitari che mirano unicamente a dividersi il potere»
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Destra e sinistra due facce della stessa medaglia, di una moneta falsa propinata ai calabresi da Tridico e Occhiuto e dai partiti che li sostengono, legati mani e piedi ai gruppi di potere responsabili dell’impoverimento della Regione. Francesco Toscano, alla guida di Democrazia Sovrana Popolare, si pone come alternativa a questo sistema, descritto come una sorta di comitato d’affari nel quale è completamente assente, sostiene il candidato alla presidenza, un vero e costruttivo confronto politico.
Aperta la campagna elettorale
In Piazza Kennedy a Cosenza l’apertura ufficiale della campagna elettorale insieme a Marco Rizzo, noto per i suoi trascorsi ai vertici di Rifondazione Comunista e del Partito dei Comunisti Italiani ed oggi co-fondatore, proprio insieme a Francesco Toscano, del simbolo DSP che dalla Calabria, attraverso la corsa dell’ex assessore comunale di Gioia Tauro, inaugura una stagione di lotte e rivendicazioni che saranno presto estese al resto del Paese. «Democrazia Sovrana Popolare non è una lista, è un progetto politico – sottolinea Marco Rizzo – Un progetto che si pone in contrasto con l’attuale quadro istituzionale così vergognoso da tenere i cittadini lontani dalle urne. Il tema della sovranità, intesa come della titolarità e del protagonismo, è fondamentale. Soprattutto in Calabria dove in misura maggiore che in altre regioni il ceto medio, i professionisti, gli artigiani e i commercianti precipitano verso il basso; la classe operaia è schiacciata, il problema del lavoro è enorme. E poi bisogna dire una cosa: dalla Calabria esportiamo fior di laureati in tutto il mondo e cosa importiamo? Dei disperati e dei delinquenti. Questo è il frutto della globalizzazione, il frutto dell'Unione Europea».
Candidato nelle tre circoscrizioni
Marco Rizzo vanta lontane origini calabresi: «Un mio avo pare sia emigrato verso il nord unendosi a Garibaldi – dice – Sono capolista nella circoscrizione nord e presente anche nelle altre due circoscrizioni. Francesco Toscano incarna un profilo adeguato a battersi contro destra e sinistra che rappresentano due schemi ampiamente superati dal sovranismo popolare che è la teoria politica del terzo millennio. È un uomo colto, conosce la politica, ha una visione sovranista e popolare e quindi credo sia l'uomo adatto per guidare la Calabria in un contesto internazionale contraddistinto da rapidi cambiamenti».
Stop al feudalesimo della politica
Nel corso della manifestazione sono stati presentati gli altri candidati della lista per la circoscrizione nord: «Il centrodestra e il centrosinistra sono per lo più comitati d'affari – ha affermato in maniera netta Francesco Toscano - Sono gruppi oligarchici in cui di politica ormai non si parla più. Si tratta chiaramente di gruppi parassitari, che si muovono come fossero dei nuovi feudatari allo scopo di spartirsi il potere. Non hanno neanche il pudore di assumere posizioni trasparenti. Ancora una volta abbiamo assistito ad accozzaglie messe insieme non sulla base di una coerente linea politica, ma per raccattare qualche consenso in più». La sanità uno dei punti cruciali con una posizione aspramente critica verso chi, per far quadrare i bilanci, ha ridotto i servizi all’osso: «L’attuale sfascio è il risultato di anni di politiche di tagli lineari, di piani di rientro imposti dall'esterno, di risanamento dei conti e di un consolidamento fiscale che non consolida mai nulla e non risana mai nulla. Noi non vogliamo conti in ordine. Noi vogliamo pronto soccorso che funzionano. Non vogliamo numeri in attivo. Vogliamo malati che non muoiono in attesa di essere visitati da qualcuno. Non penso che un infartuato si consoli toccandosi il petto per i conti in ordine dell’Asp di riferimento. Credo che la sua priorità sia quella di trovare qualcuno in grado di salvarlo».
Non fidatevi dei carrieristi di partito
«Non fidatevi più di questa gentaglia – insiste Toscano mettendo all’indice le forze politiche di destra e di sinistra - Questa gentaglia non ha a cuore l’interesse dei calabresi. Questa gentaglia fa carriera a Bruxelles come a Roma perché sacrifica l'interesse dei calabresi per il proprio tornaconto personale. Democrazia Sovrana Popolare è una forza libera. Loro non sono liberi: hanno firmato troppi cambiali. Chi vota per noi sa precisamente per quale tipo di società vota. Chi vota per noi dà forza ad un progetto che è riconoscibile. Chi vota per noi, vota per un partito politico che sa perfettamente quello che vuole fare. Chi vota per Tridico e chi vota per Occhiuto invece, si rassegna ad una gestione in continuità con quello che abbiamo già visto, che conduce verso il declino della Calabria in maniera supina. Forse – conclude Toscano - siamo dei sognatori. Ma meglio sognare per provare a rivoluzionare questa Calabria che accettare supinamente una cattiva politica che è al servizio dei soliti potentati».