I temi della sanità al centro dell’infuocato dibattito politico in vista delle imminenti elezioni regionali. A prendere la parola, Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia che risponde alle accuse mosse nelle scorse ore dallo schieramento di centrosinistra: «Prosegue senza freni la campagna elettorale del centrosinistra totalmente nel segno delle menzogne. Ieri – scrive Straface - il segretario del Pd, Elly Schlein, catapultata da Roma in Calabria per sostenere il proprio candidato ha affermato che la Giunta Occhiuto ha contribuito a chiudere gli ospedali».


«È evidente che Schlein - come del resto il candidato alla presidenza della Regione Tridico - non conosca affatto la realtà calabrese. La sua è un’affermazione ridicola e soprattutto falsa. Ci dica piuttosto, quali ospedali avrebbe chiuso il presidente Occhiuto?
La verità inconfutabile è che, all’opposto di quanto dice la sinistra, la Giunta Occhiuto ha riaperto e potenziato alcuni ospedali della regione, come quelli di Cariati, Trebisacce e Praia a Mare.
Un’azione che – aggiunge l’esponente forzista - si inserisce in un piano più ampio per la sanità calabrese, che include anche l'accelerazione dei cantieri per i nuovi ospedali, quelli della Sibaritide (ormai quasi pronto), di Vibo Valentia e della Piana, che per decenni sono esistiti solo sulla carta, e i cui lavori sono stati inaugurati decine di volte, con tanto di cerimonie in pompa magna, da alcuni presidenti di centrosinistra a partire dai primi anni del duemila. Quei cantieri lungamente rimasti enormi spianate di sabbia e polvere oggi si stanno finalmente portando a compimento…».

Per Straface, «Schlein e Tridico sono due personaggi che non hanno nulla a che vedere con la Calabria, paracadutati nel nostro territorio per fare selfie e comizietti per una ventina di giorni.
Purtroppo per loro – conclude - i calabresi sanno riconoscere chi ama la propria regione e lavora per le nostre comunità da trent’anni e chi invece da trent’anni è stato in giro a farsi una carriera e oggi pensa di tornare come un messia dimostrando di non conoscere in alcun modo la realtà che vorrebbe governare».