Il convegno

Enti e Pnrr, Occhiuto striglia il Governo: «Non bastano le assunzioni, serve assistenza strutturata»

VIDEO | Il governatore assieme al ministro Giovannini è intervenuto da remoto alla seconda edizione della conferenza "La Vita Agile" che si è svolta a Lamezia Terme

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di Agostino Pantano
17 giugno 2022
15:25

“La vita agile”, il ciclo di call conference promosso dall’imprenditore Felice Saladini, nella sua seconda edizione ha fatto tappa a Lamezia Terme. Nel teatro Grandinetti, un confronto serrato sulle prospettiva della “economia circolare” con la partecipazione in remoto – fra gli altri – del ministro Roberto Giovannini e del presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Contributi, in una delle tre sezioni di giornata, sono stati offerti anche dall’ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, e dalla presidente del Wwf Italia, Daniela Ducato.

«Dobbiamo dire grazie all’Europa e ai vincoli che ha imposto nella spesa del Pnrr – ha detto il responsabile del dicastero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile – per aver preteso che passi il principio che nessuna opera progettata possa minimamente danneggiare l’ambiente, anzi prevedendo delle premialità nel caso in cui sia coerente con l’approccio green che anima le 6 missioni».


La presidente Ducato ha annunciato l’impegno «attraverso una petizione presentata al Parlamento per istituire la figura del Garante della natura e della biodiversità», mentre Damiano ha chiesto che «l’Europa promuova la flessibilità non del rapporto di lavoro, ma delle prestazioni di lavoro». Saladini, che nella sua città di origine ha parlato nelle stesse ore in cui secondo le indiscrezioni di stampa starebbe per formalizzare l’acquisto della Reggina, ha parlato di «Sud come possibile locomotiva della ripresa italiana, a patto che sapremo essere veloci».

Proprio sulla necessità di rimuovere gli ostacoli storici, ha puntato il presidente Occhiuto. «C’è il serio rischio - ha detto - che a consuntivo il Pnrr non realizzi l’obiettivo del 40% di risorse da destinare al Mezzogiorno a causa di una poca efficienza della burocrazia. Il governo ha scelto di aiutare gli enti consentendo l’assunzione a tempo determinato di esperti, ma io ritengo che la strada che bisognava tentare era invece quella che prevede una assistenza strutturata e continua alle amministrazioni locali, attraverso soggetti pubblici qualificati come ad esempio la Cassa depositi e prestiti».

Giornalista
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