Infrastrutture

Il pasticcio dei fondi “sottratti” al Vibonese: ecco quali Comuni perderanno risorse

I finanziamenti per tutte le amministrazioni dopo la revisione dell’Accordo di Programma. Le cifre destinate ai centri delle altre province, da Locri a San Giovanni in Fiore

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di Giuseppe Baglivo
5 gennaio 2024
14:48

Finisce al centro del dibattito politico regionale la rimodulazione dell'Accordo di Programma per la realizzazione di opere pubbliche in Calabria tramite un contributo straordinario. Un accordo tra il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Calabria che vede venir meno la somma complessiva di 550mila euro già destinata ad alcuni Comuni del Vibonese e l’aggiunta di ulteriori fondi per complessivi 3 milioni e 200mila euro destinati ad alcuni enti locali del Catanzarese, del Reggino, del Crotonese e del Cosentino. In particolare, fra i nuovi Comuni destinatari dei fondi da parte del Ministero delle Infrastrutture figurano: Laureana di Borrello 300mila euro (annualità 2024) per opere di rigenerazione urbana; Rosarno 450mila euro (annualità 2024) per messa in sicurezza di via Pitagora; Locri 450mila euro (annualità 2024) per opere di rigenerazione urbana; Stalettì 400mila euro per il rifacimento della palestra comunale; Cirò Marina 800mila euro per l’adeguamento del Palazzetto dello Sport (annualità 2025); Gagliato 300 mila euro per il rifacimento della piazza Domenico Vitale (annualità 2025); San Giovanni in Fiore 500mila euro per la rigenerazione urbana (annualità 2025).

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I “tagli” per i Comuni del Vibonese

Sono otto i Comuni della provincia di Vibo Valentia che rispetto a quanto presentato nell’aprile dello scorso anno dal deputato di Forza Italia Giuseppe Mangialavori (che è anche presidente della Commissione Bilancio della Camera), nel corso di una convention nelle sale del 501 hotel, si ritrovano con somme in meno da destinare ad opere pubbliche per i rispettivi territori. Si comincia dal Comune di Acquaro che per l’annualità 2024 relativa ai lavori di manutenzione cimitero passa da 350mila euro a 300mila. Gli organi elettivi del Comune di Acquaro sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose il 18 settembre scorso ed attualmente l’ente locale è retto da una terna commissariale al posto dell’amministrazione in precedenza guidata dal sindaco Giuseppe Barilaro (Forza Italia). C’è poi il Comune di Ionadi che per l’annualità 2023 relativa ai lavori di rifacimento di via Salvatore Quasimodo passa da un finanziamento di 500mila euro a 400mila euro, mentre per l’annualità del 2024 scende da 350mila a 300mila euro.


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Si passa quindi al Comune di Nardodipace (per decenni definito dalle classifiche nazionali come il comune più povero d’Italia) che nell’annualità 2024 passa da 250mila euro a 200mila euro per il primo lotto della ristrutturazione del camping di contrada Stallone e stessa cosa (da 250mila a 200mila) per il secondo lotto dei lavori (annualità 2025). In totale Nardodipace perde quindi 100mila euro. Perde la somma di 100mila euro anche il Comune di Nicotera che da 250mila euro passa a 150mila per il primo lotto dei lavori di riqualificazione urbana (annualità 2024). Somme per 50mila euro a testa perdono poi altri quattro Comuni del Vibonese: Stefanaconi da 200mila euro a 150mila euro per il primo lotto del rifacimento della strada San Nicola e il ripristino fontana Alafri (annualità 2024); Zaccanopoli da 200mila euro a 150mila euro per il primo lotto della sistemazione delle strade e marciapiedi (annualità 2024); Dinami da 250mila a 200mila per rigenerazione urbana (secondo lotto annualità 2025); Soriano Calabro da 200mila euro a 150mila euro per il secondo lotto dell’adeguamento strutturale e funzionale del “Museo del Terremoto” (annualità 2025). Continua a legge su ilVibonese.it.

Giornalista
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