La nuova giunta regionale della Calabria è ormai pronta. Roberto Occhiuto si prepara a presentare ufficialmente il suo esecutivo bis, una squadra che nasce dopo settimane di trattative serrate, tensioni interne e forti pressioni politiche. Un percorso tutt’altro che semplice, ma che il presidente è riuscito a chiudere con determinazione e con non poche tensioni.

La nuova Giunta segna continuità e insieme nuovi assetti politici all’interno della maggioranza di centrodestra. Tra le conferme più solide c’è Gianluca Gallo, ormai punto di riferimento stabile per il mondo agricolo calabrese, e Filippo Mancuso, destinato quale vicepresidente della Regione.

Entra Pasqualina Straface, che ha avuto la meglio nella sfida interna con la presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro, rimasta fuori (almeno per ora) ma accreditata, secondo i retroscena, di un possibile ingresso successivo dopo la modifica dello Statuto, che porterà gli assessori da sette a nove.

Confermato nel nuovo esecutivo anche Giovanni Calabrese, già sindaco di Locri. Fratelli d'IItalia esprimerà in giunta anche Antonio Montuoro, mentre la vera novità viene dalla Locride ed è rappresentata dalla dottoressa Eulalia Micheli, un tecnico esterno ma con una forte connotazione politica e familiare.

Ma la vera notizia politica di giornata è l’ingresso in Giunta dell’onorevole Pino Galati. Ex sottosegretario all’Industria nei governi Berlusconi e oggi vicepresidente nazionale di Noi Moderati, Galati segna il rafforzamento dell’area centrista all’interno della coalizione che sostiene Occhiuto. La sua presenza dà al nuovo governo regionale una fisionomia più politica e meno tecnica, sancendo di fatto l’equilibrio tra le diverse anime del centrodestra calabrese.

Sul piano amministrativo, Marcello Minenna — già assessore — sarà il nuovo capo di gabinetto della Presidenza della Giunta. Un ruolo chiave nella macchina amministrativa e politica di Palazzo Campanella, che garantirà continuità e gestione operativa alle scelte del presidente.

Un equilibrio faticosamente raggiunto, ma non ancora definitivo: non si escludono sorprese e cambi dell’ultima ora, in una partita che Occhiuto ha gestito fino all’ultimo minuto con mano ferma.