Il Patto per la città politico-partecipativo promosso dall’Associazione Libera e dall’Associazione Insieme per il Bene Comune vincola i candidati e le candidate alle amministrative, a non utilizzare toni denigratori durante la campagna elettorale ed ad assumere, dopo il voto, un impegno di tipo etico, democratico e programmatico verso i cittadini.
Nel cosentino duplice appuntamento a Rende e Cassano all’Ionio per la sottoscrizione del documento da parte degli aspiranti sindaci o dei loro delegati. Parte integrante del patto anche il Codice Etico per la buona politica elaborato da Avviso pubblico, l’associazione che riunisce enti locali e Regioni contro mafie e corruzione.

Impegni reciproci per la comunità

Il Codice Etico peraltro, è considerato buona pratica pure dalla Commissione Europea. «In un momento storico caratterizzato da poca fiducia e credibilità nella politica e nelle istituzioni che si concretizza in un continuo aumento dell’astensionismo – si legge in una nota congiunta delle due associazioni promotrici – c’è la necessità di un nuovo modo di intendere la gestione della cosa pubblica attraverso un patto ed un’alleanza tra amministratrici e amministratori e tra cittadine e cittadini, con impegni concreti e reciproci, di responsabilità e corresponsabilità per il bene della comunità. Infatti, il Patto per la città si rivolge inoltre, ad elettrici ed elettori chiamati ad una partecipazione attiva alla vita democratica attraverso la costituzione di una comunità monitorante e collaborante».

Lo snodo cruciale

Lunedì 19 maggio nella Biblioteca Civica di Quattromiglia di Rende e mercoledì 21 maggio nella libreria di comunità del Palazzo Ducale Serra a Lauropoli di Cassano, il doppio appuntamento con la sottoscrizione del documento.
«Il patto per la città è un nuovo modo di intendere la gestione della cosa pubblica che prova a legare attraverso l’assunzione di impegni democratici, concreti, etici e programmatici orientati a creare quegli anticorpi necessari contro il malaffare, la corruzione» ha detto tra l’altro il referente di Libera Calabria Giuseppe Borrello. Rispetto alla particolare situazione relativa alla città di Rende, reduce dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose, Borrello ha rimarcato come questa competizione elettorale costituisca per il comune del Campagnano «uno snodo cruciale. Anche per chi si recherà alle urne che dovrà esprimere un voto consapevole, responsabile e libero da ogni forma di condizionamento. Pensiamo che sia fondamentale per allontanare le collusioni e le connivenze emerse dall’operazione Reset, inchiesta alla base della chiusura anticipata della precedente esperienza amministrativa».

Andate a votare

Per Ferdinando Pietropaolo, presidente dell’associazione Insieme per il bene comune, questa iniziativa è anche un modo «per spronare gli elettori a non astenersi. Purtroppo siamo di fronte ad uno scollamento tra la realtà virtuale, quella prevista dalle norme di legge della nostra Costituzione, e la realtà pratica, quella del disinteresse. Ma i cittadini devono smettere di stare seduti nel divano di casa loro a lamentarsi. Per questo il Patto coinvolge anche loro come corresponsabili nella gestione della cosa pubblica insieme con chi amministra, non contro chi amministra».

In vista delle amministrative di domenica e lunedì prossimi, Libera e Insieme per il bene comune promuovono un accordo ai candidati di Rende e Cassano allo Jonio.