I deputati M5s Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci hanno presentato un’interrogazione parlamentare: «Non è più tempo di silenzi e complicità: su questo episodio pretendiamo risposte e provvedimenti immediati»
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«Mentre negli ospedali calabresi mancano medici, infermieri e si continua a morire in attesa dei soccorsi, al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria si celebrano corsi di formazione obbligatori con cene a base di pesce, musica dal vivo e karaoke. Una vicenda che se non chiarita adeguatamente rischia di gettare ulteriori ombre su una sanità, specie nel territorio dell’ASP di Reggio Calabria, già in affanno sia in termini operativi che di reputazione». Lo dichiarano i deputati M5s Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci che hanno presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri della Salute e dell’Economia per chiedere chiarimenti sulla regolarità dell’evento e sull’uso delle risorse pubbliche. La notizia, si ricorderà, era stata trattata proprio dal nostro sito di informazione.
«Secondo le ricostruzioni apparse sulla stampa - spiegano Baldino, Orrico e Tucci – il corso di formazione obbligatorio per i dirigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, previsto dal D.lgs. 81/2008, si è concluso non in aula, ma in un ristorante, con musica dal vivo e karaoke, in netto contrasto con il tenore formale e solenne della nota di convocazione firmata dalla Commissaria. Contrariamente a quanto previsto nella convocazione, agli scriventi non risultano momenti formativi effettivi, né approfondimenti tecnico-normativi, ma una serata conviviale. Il tutto mentre resta da chiarire chi abbia pagato il conto della cena e se ci siano state delibere di spesa, sponsorizzazioni o coperture da soggetti terzi».
«Non possiamo tacere – continuano i parlamentari– un contesto pubblico che da anni si trascina dietro opacità, sperperi e favoritismi. La sicurezza sul lavoro è una cosa seria, soprattutto in ospedale, dove la salute di chi opera e di chi viene curato è un bene primario».
«Abbiamo chiesto ai ministeri interessati che si faccia piena luce: chi ha pagato quella cena? Quegli attestati sono validi? E soprattutto: come si intende garantire che la formazione obbligatoria in materia di sicurezza sia reale, documentata e svolta nel rispetto della legge? Se vogliamo una sanità credibile, serve estremo rigore, trasparenza e rispetto delle regole. Non è più tempo di silenzi e complicità: su questo episodio pretendiamo risposte chiare e provvedimenti immediati», concludono Baldino, Orrico e Tucci.