Dopo oltre quarant’anni di carriera diventa primo presidente della Cassazione. Il Csm lo ha eletto con una votazione serrata. Mattarella: «Il Consiglio agisca con criteri di trasparenza e indipendenza»
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Il calabrese Pasquale D’Ascola è il nuovo primo presidente della Cassazione. A nominarlo è stato questo pomeriggio il plenum del Csm, presieduto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La nomina di D’Ascola, che è nato a Reggio Calabria e fino ad oggi ha ricoperto l’incarico di presidente aggiunto della Suprema Corte, è avvenuta con un solo voto di scarto rispetto all’altro candidato, Stefano Mogini, attuale segretario generale della Cassazione.
Quattordici i voti espressi a favore di D’Ascola, mentre Mogini ha ottenuto 13 preferenze. Cinque le astensioni: oltre al vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, non hanno partecipato al voto la prima presidente della Cassazione Margherita Cassano (che la prossima settimana lascerà l’incarico per raggiunti limiti di età e alla quale succederà quindi D’Ascola), il procuratore generale della Suprema Corte Pietro Gaeta (anche lui originario di Reggio Calabria e compagno di studi di D’Ascola), e i togati indipendenti Roberto Fontana e Andrea Mirenda. Questi ultimi avevano già reso nota la loro scelta, spiegando che «non ha a che vedere con le qualità dei due candidati, che sono eccellenti, ma con il meccanismo di nomina previsto dal Testo Unico» sulla dirigenza giudiziaria.
I voti e gli schieramenti
A favore di D’Ascola hanno votato i togati di Area, Unicost e Magistratura democratica, insieme ai laici Romboli (Pd), Papa (M5s) e Carbone (Iv). Le preferenze per Mogini sono arrivate invece dai togati di Magistratura Indipendente e dai laici di centrodestra.
D’Ascola, 67 anni, è in magistratura dal 1981. Ha iniziato la sua carriera come pretore a Verona, città nella quale ha svolto poi, dal 1992 al 2001, le funzioni di giudice. Successivamente il passaggio alla Suprema Corte, prima come magistrato all’Ufficio del Massimario, poi come consigliere nel settore civile. Nel 2018 è diventato presidente di sezione in Cassazione, per essere poi nominato, nel 2023, presidente aggiunto della Corte. Con il nuovo incarico di primo presidente della Cassazione sarà anche membro di diritto del Consiglio superiore della magistratura.
Le parole di Mattarella
«Con questa ripresa dei lavori si apre l’ultima fase dell’attuale consiliatura, anche con il rinnovo ormai prossimo della composizione delle commissioni». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della seduta straordinaria del plenum del Csm che ha eletto Pasquale D’Ascola nuovo primo presidente della Corte di Cassazione.
«Auspico come sempre – ha sottolineato – che il Csm continui ad assicurare tempestività e trasparenza alle proprie decisioni. Siamo tutti consapevoli che queste devono essere fondate su criteri ed elementi di valutazione al di sopra di pregiudiziarie divisioni di parte».
Il ringraziamento a Cassano
Mattarella ha voluto anche ringraziare la prima presidente uscente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano: «Ha interpretato l’irrinunziabile stato di autonomia e indipendenza della giurisdizione rispetto ad ogni altro potere nello spirito dei valori fondamentali della nostra Costituzione».