Bufera nel corso dell'ultima giunta con il presidente della giunta irritato con l'assessore della Lega Capponi. Che però non ha fatto retromarcia mostrandosi in grado di "resistere": così la Calabria porterà alla kermesse la denuncia a Cinquestelle
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Torino. Ore 15 e 45 di giovedì 15 maggio. Una ventina di minuti, non di più. Ma bastano e avanzano per presentare al Salone del Libro di Torino, stand della Regione Calabria, il libro denuncia a Cinquestelle di Elisa Scutellà sul caso Gentile.
"Vergogna" il titolo della "porta girevole" ripercorsa e raccontata in modalità "saggio" dalla ormai ex deputata pentastellata. Testo documentato con pochi freni e molti retropensieri. Persino tanti. Al suo fianco Chiara Appendino per cui ad un certo punto sembrerà di essere piombati nel festival di fine estate de "il Fatto Quotidiano". Di quelli rigorosamente contro il sistema, i sistemi, le regnanze. Ancor di più quando si è da poco lasciato a malincuore uno scranno parlamentare.
Il dato che stride però è che lo stand, con i libri appresso, è selezionato con cura (e accuratamente finanziato) dalla Regione Calabria. Che in questo caso mette in vetrina un libro denuncia contro un parlamentare che veste la stessa casacca del presidente di Regione e del vento in poppa in Cittadella.


Ed è per questo che fonti riservate ci raccontano di un'ultima seduta di giunta che definire infuocata può risultare un eufemismo. Con tanto di decibel fuori norma. Roberto Occhiuto viene descritto imbufalito contro l'assessore della Lega Capponi, sua l'egida formale e decisionale su cosa esporre a Torino. Ma tenace, la rappresentante in Cittadella di Salvini e Vannacci, ha resistito.
Fonti altrettanto riservate ma persino più maliziose fanno risalire al Carroccio di Cosenza la testardaggine di Capponi anche al cospetto delle ire di Occhiuto. Ma tant'è. Il libro a Cinquestelle sbarca lo stesso a Torino nello stand della Regione Calabria. Il libro denuncia contro l'ingresso alla Camera di un parlamentare calabrese di Forza Italia. Il libro che prova a denudare Giunta per le elezioni e circuiti istituzionali del consenso.
Ma Torino con il suo Salone è aperta a tutto. Si sa. E a tutti. E prima o poi uscirà anche un libro che spiegherà come fa un assessore a promuovere un volume contro la sua stessa maggioranza regionale e nazionale. E contro il volere del suo presidente. Certo che uscirà...