Il sindaco convoca il primo consiglio comunale per l’8 luglio. Lunedì vertice decisivo con i maggiorenti della coalizione. Per Forza Italia la grana Caruso, ecco i nomi dei papabili di Fdi e Noi Moderati. Opzione Bevilacqua per la presidenza del Consiglio comunale
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Tra le città calabresi chiamate al voto alle passate amministrative, l'unico sindaco eletto che non ha ancora nominato la giunta è il primo cittadino di Lamezia Terme, Mario Murone. Il sindaco "civico" con alle spalle una coalizione politica, deve sciogliere ancora diversi nodi nel cammino che intende riportare i partiti di centrodestra alla guida del comune di Lamezia. Già, perché l'amministrazione uscente guidata da Paolo Mascaro, pur essendo di estrazione centrodestra con il sindaco e alcuni assessori che nella fase finale del mandato hanno aderito a Forza Italia, ha governato "tenendo" all'opposizione Fratelli d'Italia e Lega oltre a tutta una serie di personalità politiche del centrodestra che ora invece, con Murone, reclamano postazioni e visibilità sulla base del risultato elettorale. Posti al sole difficili da ottenere se da contemperare c'è l'esigenza espressa da Murone di proposte di alto profilo per gli assessorati e le necessità di partito. Di tanti partiti che puntano invece a nomine interne alle liste per far scattare i seggi in consiglio comunale per i primi dei non eletti. Un ritardo, che rientra comunque nei limiti imposti dalla legge, ma che attende la giornata di lunedì 30 maggio quando è previsto il vertice tra il sindaco e i maggiorenti del centrodestra per scioglie gli ultimi nodi quantomeno in vista del prossimo 8 luglio quando Murone ha convocato il primo consiglio comunale.
Convocato il primo Consiglio comunale dell'era Murone
Sono sette i punti all'ordine del giorno dell'assise lametina che si riunirà alle ore 10 di martedì 8 luglio nell'aula Luisi e sarà presieduta dalla consigliera del partito democratico Lidia Vescio, in qualità di "consigliere anziano" (il più votato della lista più votata). L'aula sarà chiamata ad eleggere l'ufficio di presidenza, una casella fondamentale sulla quale si fonde la tenuta stessa di ogni maggioranza. Il centrodestra, infatti, ha i numeri per rivendicare la postazione senza dover rincorrere la minoranza di centrodestra di Gianpaolo Bevilacqua. Tuttavia non è da escludere un tentativo di ulteriore allargamento della maggioranza, che porterebbe l'ex candidato sindaco sullo scranno più alto.
Sponda centrodestra a rivendicare la poltrona potrebbe essere Fratelli d'Italia con Alessandro Saullo mentre il presidente uscente Giancarlo Nicotera, rieletto in consiglio in quota Calabria Azzurra, potrebbe entrare nell'esecutivo in quota Cdu. Durante la seduta si procederà con il giuramento del sindaco e l'elezione della commissione elettorale. Poi sarà il momento di presentare la giunta.
I nodi da sciogliere
La partita si fa complicata in Forza Italia. Una prima tegola ha colpito Titina Caruso, tra le più votate alle comunali, coinvolta in una inchiesta della procura di Lamezia Terme con l'accusa di bancarotta fraudolenta. Ad entrare nell'esecutivo potrebbe essere uno tra gli altri due eletti Maria Grandinetti o Tranquillo Paradiso. Se infatti, il nome dell'imprenditore Emanuele Ionà risponderebbe ai requisiti pretesi da Murone, trattandosi di un esterno, non consentirebbe al primo dei non eletti della lista, l'uscente Davide Mastroianni non solo di rientrare in consiglio ma anche di mantenere il seggio alla Provincia di Catanzaro, dove, si ricorda, per effetto della legge Delrio è necessario essere sindaci o amministratori per ricoprire la carica di consigliere provinciale, pena la decadenza.
In Fratelli d'Italia la scelta dell'assessore spetta a Wanda Ferro e al consigliere regionale Antonio Montuoro e i nomi che girano sono quelli del coordinatore cittadino Gino Vescio o Michele Cardamone mentre a confidare nella nomina di una degli eletti e il primo dei non eletti di Fdi, Peppino Zaffina. Per noi Moderati scendono le chance di riconferma dell'assessore alla Cultura Annalisa Spinelli, rieletta con la lista di Pino Galati, a favore invece di Salvatore Pirelli. A rivendicare due assessorati potrebbe essere la Lega in considerazione del contributo offerto dal partito alla lista Lamezia Domani. I nomi più quotati sono quelli di Antonietta D'Amico (area Furgiuele) e Salvatore Vescio (area Mancuso).