Congresso Pd

Le commissioni dem di Cosenza, Catanzaro e Reggio contro i cuperliani: «Avvelenano i pozzi»

Con una nota ufficiale viene stigmatizzata l'accusa di gonfiare il tesseramento: «Non è vero, tutto regolare e certificato. Fanno così per insinuare dubbi e sottrarsi al confronto democratico»

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di Redazione
6 febbraio 2023
19:05

Non accenna a placarsi la polemica tutta interna al Partito democratico calabrese immerso nella fase congressuale. Dopo le accuse di “brogli” dei cuperliani, che hanno denunciato l’impennata del tesseramento in alcune province, con particolare riferimento a quanto accaduto nel Cosentino (più tessere significa più voti), arriva a stretto giro la risposta ufficiale delle Commissioni provinciali Pd di Catanzaro, Cosenza e Reggio, che definiscono «imbarazzanti le affermazioni dei coordinatori della mozione Cuperlo, perché non corrispondono al vero e sono state diffuse alla stampa ancora prima della presentazione del ricorso».

«Le dichiarazioni rilasciate alle agenzie di stampa in queste ore dai rappresentanti della mozione Cuperlo in Calabria – si legge nella nota stampa firmata da Mazzuca (Cosenza), Drosi (Catanzaro) e Panetta (Reggio) - non corrispondono alla realtà dei fatti e, per come formulate, sembrano avere il solo obiettivo di creare allarmismo e avvelenare il clima prima dell’importante appuntamento congressuale che servirà al Pd per scegliere il nuovo segretario nazionale».


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Una sconfessione su tutta la linea a cui si aggiunge l’accusa di voler avvelenare i pozzi del congresso: «Gravissimo – affermano ancora i presidenti delle commissioni – che siano state diffuse agli organi di stampa ancora prima della presentazione ufficiale del ricorso, ad oggi non pervenutoci, a dimostrazione dei reali intenti di chi, evidentemente, vuole soltanto insinuare dubbi e sottrarsi al confronto democratico in atto. Va ribadito - concludono - che il tesseramento, cui si fa riferimento, è regolare e alla sua conclusione le operazioni relative sono state approvate, all’unanimità, dalle Commissioni preposte in ogni singola Provincia. I dati registrati sono in calo rispetto al 2021, ma in perfetta linea con il dato nazionale e con gli esiti del controllo effettuato dalla piattaforma nazionale. Invitiamo tutti a verificare i dati prima di lasciarsi andare ad affermazioni frettolose e non veritiere e a sfruttare, invece, l’occasione data dal congresso per una reale crescita democratica del partito».

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