«Io sono obbligato a non avere alternative, sono obbligato ad aspettare. Il contributo che voglio dare è ad una causa collettiva della sinistra degli ideali in cui credo e secondo me è un tempo in cui non si può che partecipare. Non ce lo possiamo permettere per quello che accade in Calabria in Italia e nel mondo». Lo ha detto Domenico "Mimmo" Lucano a Lamezia parlando con i giornalisti in merito all'esclusione dalla lista di Avs per le regionali calabresi del 5 e 6 ottobre prossimi e in attesa di conoscere l'esito del ricorso al Tar.

«Certo - ha aggiunto - il contributo lo darò lo stesso. Non mi cambia nulla. Anche in passato ho continuato allo stesso modo. Sono prima di tutto un militante politico che crede in alcuni ideali e che mette questo sopra davanti a tutti. La politica la vivo così, con gli entusiasmi, ma che sono importanti quando hanno una sfera collettiva. Io non concorro per me. Potrebbe sembrare paradossale perché poi sono sindaco, sono parlamentare europeo, però mi sono ritrovato ad avere questi ruoli. Alcune volte lo dimentico pure io. A prescindere vivo una dimensione di impegno interiore, soprattutto mi rendo conto che non c'è un vento favorevole, soprattutto nel mondo. Ogni volta siamo obbligati ad avere una speranza di riscatto nel sogno di un'altra Calabria».

«Io - ha detto Lucano - ho immaginato che l'Italia, che la Calabria devono ripartire dalle aree abbandonate, dalle aree interne, dove magari non ci sono tanti voti, però dove c'è l'anima, la storia. Sono consapevole dei miei limiti e non faccio cose per me stesso. Io mi trovo qua per partecipare, condividere assieme a tanti questo sogno di una Calabria possibile, di una Calabria che riparta dalle situazioni di povertà. Questa è una terra le cui condizioni adesso hanno raggiunto un livello limite. Credo che dobbiamo avere questa consapevolezza quando andiamo a votare. Questa volta non possiamo immaginare che prevalga sempre l'affarismo della politica, le cose personali e gli obiettivi economici dei grandi sistemi di potere».