Nel pieno della campagna elettorale per le amministrative, Cosenza Channel ha ospitato Maurizio Lupi, leader di "Noi Moderati", forza politica del centrodestra. Un’intervista a tutto campo su politica nazionale, Calabria, infrastrutture, autonomia, politica estera e attualità.

Il ruolo di Noi Moderati nel centrodestra

«Noi Moderati è cresciuta molto in questi due anni. Siamo una forza che si è consolidata nel centrodestra, non solo a livello nazionale ma anche a livello locale», ha spiegato Lupi. «Saremo presenti in diversi comuni calabresi con le nostre liste, portando avanti una politica concreta, responsabile, attenta al merito e al bene comune».

L’obiettivo è anche quello di intercettare i milioni di italiani che oggi non votano più. «Ci sono 18 milioni di astenuti, 9 dei quali si definiscono moderati. A loro vogliamo parlare, rappresentando valori come famiglia, lavoro, salute e istruzione».

Sanità, infrastrutture e la sfida calabrese

Lupi ha espresso apprezzamento per il lavoro del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, soprattutto in tema di sanità: «Ha affrontato sfide enormi, a partire dalla sanità post-Covid. Noi Moderati abbiamo proposto alla premier una misura concreta sulle liste d’attesa: è un tema di dignità per i cittadini».

Sul fronte delle infrastrutture, l’ex ministro ha ribadito il proprio sostegno al progetto del Ponte sullo Stretto: «Il ponte non è in alternativa all’alta velocità, ma parte di un sistema che può connettere e sviluppare la Calabria e la Sicilia. Le grandi opere creano domanda, attraggono investimenti, generano sviluppo».

Il leader di Noi Moderati intervistato nel pieno della campagna elettorale: “Andate a votare. Il Ponte sullo Stretto? Non è un simbolo, ma un’opportunità concreta”

 

Autonomia e Lep: «Diritto alla salute per tutti»

Commentando l’approvazione del Ddl sull’autonomia differenziata e il dibattito sui Lep (livelli essenziali di prestazione), Lupi ha sottolineato: «Il diritto alla salute è di tutti. Se una regione non è in grado di garantire le prestazioni minime, lo Stato deve intervenire. Collaborazione tra Stato e Regioni è fondamentale».

Politica estera e ruolo dell’Italia

Sul piano internazionale, Lupi ha difeso la linea del governo Meloni: «Non è una foto a determinare la credibilità internazionale, ma i fatti. L’Italia si è mossa bene: ha preso una posizione equilibrata sul conflitto in Ucraina, evitando derive belliciste e puntando sulla pace».

Ha poi ricordato come i leader europei abbiano, di fatto, sposato la linea italiana. «Anche Macron ha cambiato idea. L’incontro tra Meloni e il cancelliere tedesco è la prova che l’Italia conta nei tavoli che contano».

Comunicazione, Rai e lavoro

Sulla protesta del Pd contro la Rai, Lupi ha replicato: «Lamentarsi sempre non serve. Non siamo di fronte a una 'tele-Meloni', ma a un servizio pubblico da migliorare, certo, ma che sta facendo il suo lavoro».

In merito al referendum sul Jobs Act, Lupi ha criticato la posizione del Partito Democratico: «Prima l’hanno approvato, ora vogliono abolirlo. Noi moderati voteremo no e lo diremo con chiarezza agli italiani, perché il lavoro è una cosa seria e su questo tema serve concretezza, non ideologia».

Papa Leone XIV e il ruolo della Chiesa

Da cattolico, Lupi ha espresso apprezzamento per i primi passi di Papa Leone XIV: «La Chiesa è tradizione e progresso. Papa Francesco ha accompagnato il cambiamento d’epoca, Leone XIV sarà il Papa della sfida futura, soprattutto sul tema dell’intelligenza artificiale. Il suo pontificato si annuncia come un faro per la pace e la dignità dell’uomo».

L'appello al voto

«Andate a votare, andate a votare, andate a votare. E votate Noi Moderati», ha concluso Maurizio Lupi, tra sorrisi e battute, prima di recarsi a Rende e Lamezia Terme per un appuntamento elettorale alla presenza del coordinatore regionale Pino Galati e al coordinatore provinciale di Cosenza Riccardo Rosa.