È un Mario Murone a tutto tondo quello intervenuto questa mattina a Buongiorno in Calabria, in diretta dall’aeroporto “Sant’Eufemia”. Il sindaco di Lamezia Terme, dopo sessanta giorni dall’inizio della sua esperienza a Palazzo di Città, affonda sui suoi predecessori.

«Una volta arrivato alla sindacatura ero convinto che avrei trovato tutto a posto, invece il contatto con la realtà è stato diverso. Nei primi sessanta giorni ho dovuto fare una variazione di bilancio, siamo dovuti correre al Ministero per risolvere problemi relativi ai PINQuA». Un fiume in piena Mario Murone, che poi aggiunge: «A noi non avevano detto nulla, ma in giro era stato detto che era tutto rose e fiori, che avremmo avuto una Ferrari e che dovevamo solo saperla guidare, invece non ho trovato neanche la pista».

Il primo cittadino si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: «Mi hanno definito invisibile, muto, addirittura mi hanno detto che non ho la quinta elementare. Sono stato accusato di non aver partecipato a un’assemblea della Sacal. In realtà il giorno prima ero stato con il dottor Franchini e sapevo già quali fossero gli argomenti all’ordine del giorno nella riunione successiva, alla quale non sono stato perché ero al Ministero a parlare per i PINQuA». E a proposito dell’aeroporto, Mario Murone chiede di ripensare Lamezia «come meta e non come passaggio. Dobbiamo fare in modo che una buona parte delle persone che circolano in questo aeroporto rimangano qui in vacanza e possiamo farlo solo migliorando i servizi».

Murone sulle Regionali: «Siamo sicuri che a sinistra ci sarà un solo candidato?»

Impossibile non parlare delle dimissioni di Roberto Occhiuto da presidente di Regione: «Occhiuto ci ha abituato a delle iniziative politiche particolarmente eccentriche rispetto a quello che è stato l’andamento della condizione politica prima di lui. Ha fatto una grande mossa che lo espone a situazioni che potrebbero rafforzarlo». E Murone parla anche della propria esperienza: «Se prendiamo Lamezia come il particolare per parlare della Regione come universale, non vedo una sinistra particolarmente compatta. Quello di questa città è stato un banco di prova che ha mostrato un campo largo diviso e divisivo».

Centrosinistra diviso anche alle Regionali secondo Murone, che commenta così l’apertura di Pasquale Tridico alla possibilità di sfidare Occhiuto: «Ma Tridico è il candidato del centrosinistra? Vediamo chi sarà il candidato del centrosinsitra e vediamo quanti saranno soprattutto». E a proposito di questo, il sindaco non manca una stoccata alla sua avversaria, Doris Lo Moro: «Una politica di livello che, come diceva lei stessa, “masticava quest’ambiente da tanti anni e aveva contro un avversario inconsistente”. Evidentemente il centrodestra quando si mette insieme vince»

«Occhiuto come Maradona, Azione è disorientata»

Sulle prossime elezioni, Murone non ha dubbi: «Il candidato del centrodestra non può non essere Occhiuto, è come avere Maradona e non schierarlo». Attenzione, però, a quanto avvenuto con Azione, che faceva parte della maggioranza di governo regionale. «Azione a Lamezia Terme ha corso col centrosinistra e ha perso col centrosinistra. Credo ci sia un disorientamento da parte di alcune classi politiche che non sanno dove stare». Ultima battuta sulle intercettazioni ambientali in Regione: «Evidentemente la procura ha ritenuto opportuno di ricorrere a questa possibilità, d’altro canto il presidente ha sempre detto di non avere nulla da temere. Credo che le microspie possano in qualche modo anzi contribuire al chiarimento»