La reazione

Fusione Comuni, il sindaco di Cosenza Caruso: «La norma approvata in Consiglio regionale è una barbarie legislativa»

VIDEO | Così il primo cittadino sul voto di Palazzo Campanella, a margine di una iniziativa in cui si è casualmente trovato al fianco di Pierluigi Caputo e Luciana De Francesco, tra gli artefici del provvedimento

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di Salvatore Bruno
23 maggio 2023
21:05

Il giorno dopo la seduta del Consiglio Regionale culminata con l'approvazione della norma che sterilizza il ruolo dei consigli comunali nelle procedure di fusione tra municipi, nella evidente prospettiva di arrivare per legge alla unificazione di Cosenza, Rende e Castrolibero nonostante il parere contrario delle singole amministrazioni in carica, il sindaco di Palazzo dei Bruzi Franz Caruso, tra gli oppositori più tenaci di questa misura, si è ritrovato faccia a faccia con l'ispiratore del provvedimento, Pierluigi Caputo, e con Luciana De Francesco che da presidente della Commissione Affari Istituzionali, ha dato il via libera alla discussione in aula terminata appunto con la votazione favorevole.

Calpestate le regole democratiche

I tre amministratori si sono ritrovati l’uno accanto all’altro al Liceo Telesio in occasione della Giornata della Legalità. Ma solo Franz Caruso ha accettato l’invito dei cronisti a rilasciare una intervista. E davanti ai microfoni ha parlato senza mezzi termini di «barbarie legislativa con la quale si cancella in un colpo solo il diritto all’autodeterminazione dei territori, delle popolazioni, dei municipi. Questa scelta – ha aggiunto – calpesta le regole della democrazia. Il referendum consultivo, non vincolante, sul nome della città, non significa coinvolgere la popolazione in una scelta che cancella storia, identità, tradizione, cultura di territori diversi».


La crepa nel centrodestra

Sul piano politico tuttavia, fa più rumore la scelta del gruppo di Fratelli d’Italia guidato da Giuseppe Neri, di ignorare l’ordine di scuderia pubblicamente impartito appena qualche ora prima da Fausto Orsomarso, affinché la norma venisse ritirata come richiesto pure dall’Anci. Difficile capire se il senatore abbia assunto questa posizione per convinzione, per dare manforte al suo amico Orlandino Greco, neo eletto sindaco di Castrolibero, oppure per tentare di mettere il bastone tra le ruote a Roberto Occhiuto che invece aveva dato alla maggioranza il semaforo verde. Di sicuro la votazione di Palazzo Campanella ne ridimensiona il ruolo nel partito. Con il centrosinistra che tenterà comunque di raccogliere l’assist, quantomeno per allargare la crepa: «Mi ha fatto piacere riscontrare la sensibilità della prima forza del centrodestra per bocca del più autorevole rappresentante della comunità in Parlamento – dice Franz Caruso ringraziando di fatto Fausto Orsomarso per l’endorsement ricevuto – Mi pare però che la sua voce sia rimasta inascoltata».

Giornalista
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