È il momento della riflessione, ma anche della ripartenza. Davanti alla direzione regionale del Partito Democratico, riunita a Lamezia Terme per analizzare il voto del 5 e 6 ottobre, il segretario del Pd Calabria Nicola Irto mette in chiaro che il tempo delle recriminazioni è finito. «Ci riuniamo – ha esordito – per vedere le tante cose che non sono andate alle ultime elezioni. Il Pd ha retto, ma questo non ci può consolare: la coalizione ha avuto difficoltà, soprattutto in alcuni territori».

Un’ammissione di responsabilità, quella di Irto, che arriva insieme a un richiamo forte al rilancio di un progetto politico più ampio, capace di parlare a un elettorato disorientato e frammentato. «Abbiamo il dovere – ha detto – di mettere in campo un progetto largo, che ci consenta di rifondare il centrosinistra calabrese. Serve una riflessione profonda su come ripartire nei grandi centri urbani, nei territori dove abbiamo perso contatto con la società reale e su come ripensare il nostro radicamento».

«Campagna in salita, ora idee nuove»

Il segretario democrat non nasconde le difficoltà di una corsa elettorale «fatta in tutta fretta, in salita», ma individua anche un punto di ripartenza: l’unità ritrovata. «Il compito delle forze di centrosinistra – ha sottolineato – è quello di costruire idee nuove e un percorso condiviso. Dobbiamo aprirci, coinvolgere energie fresche, recuperare chi in questi anni si è allontanato. È un lavoro lungo, che riguarda non solo il Pd ma l’intero campo progressista, in Calabria come in Italia».

La leadership e il futuro di Tridico

Irto dedica parole di riconoscenza a Pasquale Tridico, candidato della coalizione, che secondo indiscrezioni sarebbe intenzionato a mantenere il seggio europeo. «Tridico – ha spiegato – ha fatto un lavoro importante, si è messo a disposizione in un momento complesso, in piena estate, con una campagna elettorale tutta in salita. Da lì dobbiamo ripartire. Se deciderà di restare a Bruxelles, sarà una scelta sua e noi la rispetteremo. Resta comunque una figura di riferimento per la Calabria».

Un riconoscimento che però si accompagna a un’esigenza precisa: costruire una nuova leadership, solida e duratura. «Serve una guida forte – ha ribadito Irto – e un progetto politico che in questa campagna forse è mancato. Il patrimonio dell’unità, però, c’è: ora va irrobustito e trasformato in una proposta credibile».

«Un’opposizione con un’anima di governo»

Con il centrodestra saldo alla guida della Regione, per il Pd e il centrosinistra si apre una nuova stagione di opposizione a Palazzo Campanella. Una fase che, nelle parole di Irto, non dovrà limitarsi alla critica ma farsi carico di avanzare soluzioni concrete. «Dobbiamo tarare un’opposizione forte e netta – ha detto – ma che abbia la caratteristica di una proposta politica. Non dico un governo ombra, ma qualcosa di simile: su ogni tema, su ogni dossier, dobbiamo essere capaci di fare proposte vere».

L’obiettivo, secondo il segretario, è chiaro: restituire al centrosinistra calabrese la credibilità di forza di governo. «La Calabria – ha concluso – va governata. E noi dobbiamo farci percepire come un’alternativa seria, preparata, con un programma nella testa e nel cuore».

Una dichiarazione d’intenti che suona come un invito alla militanza e alla coesione, ma anche come un banco di prova per un partito che – tra sconfitte elettorali e nuove sfide – deve dimostrare di saper tornare protagonista.