Cis

Piano operativo, 350 milioni per la sanità calabrese: firmato il contratto istituzionale di sviluppo

Sono scaduti oggi i termini per la sottoscrizione del documento identificato dalla normativa nazionale per la missione "salute” del Pnrr. Si attende ora la validazione da parte del Ministero (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Redazione
31 maggio 2022
13:43

È stato sottoscritto oggi il contratto istituzionale di sviluppo (cis) che contempla le azioni contenute nel piano operativo regionale. Nella giornata odierna scadeva, infatti, il termine per la firma del documento che porterà in Calabria 350 milioni di euro di risorse provenienti in larga parte dal piano nazionale di ripresa e resilienza.

La firma del Cis

A darne notizia è il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che nella sua qualità di commissario ad acta al piano di rientro ha sottoscritto con il ministro della Salute, Roberto Speranza, il contratto istituzionale di sviluppo. Il Cis è lo strumento di programmazione identificato dalla normativa nazionale per la missione “Salute” del Pnrr, e contiene l’elenco degli interventi programmati nella Regione Calabria per il conseguimento degli obiettivi di rafforzamento del servizio sanitario.


Il piano operativo

Il piano operativo regionale era già stato approvato il 24 maggio scorso dal commissario ad acta con proprio decreto allo scopo di definire la programmazione degli interventi che la Calabria intende attuare a valere sulle risorse complessive di 350.010.679 di cui 311.055.485 stanziate dal decreto ministeriale 20 gennaio 2022 nell’ambito del Pnrr e 38.955.194 di risorse regionali, rese disponibili con la rimodulazione dei fondi del piano di Sviluppo e Coesione. 

Case della comunità

Nella componente 1 della missione 6 del piano nazionale di ripresa e resilienza rientra la creazione e l'avvio di 61 case della comunità, attraverso l'attivazione, lo sviluppo e l'aggregazione di servizi di assistenza di base e la realizzazione di centri di assistenza per una risposta integrata alle esigenze di salute del territorio. Le case della comunità - finanziata con un importo di 96.562.778 - saranno dotate di attrezzature tecnologiche, al fine di garantire parità di accesso, prossimità territoriale e qualità dell'assistenza alle persone, indipendentemente dall’età e dal loro quadro clinico (malati cronici, persone non autosufficienti che necessitano di assistenza a lungo termine, persone affette da disabilità, disagio mentale, povertà), mediante l'attivazione, lo sviluppo e l'aggregazione di servizi di assistenza primaria, e la realizzazione di centri di erogazione dell'assistenza, efficienti sotto il profilo sanitario, funzionale ed energetico, per una risposta multi professionale (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti della salute, assistenti sociali).

Centrali operative territoriali

L'investimento, di importo pari a 4.122.179 riguarda la realizzazione di 21 centrali operative territoriali. Strettamente connessi a questo investimento sono previsti altri due investimenti, riguardanti l’interconnessione aziendale attraverso la realizzazione di 5 interventi (uno per Provincia) di importo complessivo di 1.500.349 e la fornitura di device per ciascuna centrale sempre attraverso 5 interventi (uno per Provincia) di importo pari a 2.037.498. L’obiettivo è quello di collegare e coordinare i servizi domiciliari con vari servizi territoriali, sociosanitari e ospedalieri e con la rete di emergenza, al fine di garantire la continuità, l'accessibilità e l'integrazione delle cure. 

Ospedali di Comunità

L’investimento di importo pari a 52.710.023 consiste nella realizzazione e nell'avvio di 20 ospedali di comunità. Una struttura di ricovero breve, dotata di 20 posti letto, in cui operano infermieri, operatori socio-sanitari e medici, che afferisce al livello essenziale di assistenza territoriale e svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri ospedalieri impropri e di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni assistenziali, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia più prossimi al domicilio. 

Digitalizzazione Dea di I e II livello

L'investimento di importo pari a 54.573.930 riguarda il potenziamento del livello di informatizzazione di 11 presidi ospedalieri - hub e spoke - sedi dei dipartimenti di emergenza e accettazione di I livello e di II livello, attraverso l’implementazione dei centri di elaborazione dei dati e l’acquisizione di tecnologie informatiche, tecnologie elettromedicali, tecnologie supplementari e lavori ausiliari, necessari per realizzare l'informatizzazione di ciascun reparto ospedaliero.

Grandi apparecchiature sanitarie

L'investimento di importo pari a 44.753.062 riguarda l’ammodernamento del parco tecnologico attraverso la sostituzione di 286 apparecchiature caratterizzate da una vetustà maggiore di 5 anni e consentirà non solo di mettere a disposizione dei cittadini calabresi apparecchiature di diagnosi e cura più efficaci, ma anche di ridurre significativamente i tempi di accesso alle relative prestazioni. In particolare è previsto l’acquisto di 9 tac, 2 risonanze magnetiche, 1 acceleratore lineare, 1 gamma camera, 12 mammografi con tomosintesi, 3 angiografi cardiologici, 182 ecotomografi e 76 apparecchiature di radiologia, da distribuire nei presidi della rete ospedaliera della Calabria.

Interventi sismici

Sono due gli investimenti che prevedono rispettivamente la realizzazione di 6 interventi per un importo complessivo di 34.847.346 e di 7 interventi per un importo di 54.569.789. L’attuazione del piano si pone il fondamentale obiettivo di garantire l’adeguamento e il miglioramento sismico di alcuni presidi ospedalieri, attualmente in esercizio, che versano in situazioni di grave criticità strutturale, fonte di condizioni di rischio elevatissimo per il patrimonio e la sicurezza degli operatori sanitari e degli utenti. 

Quattro nuovi flussi informativi nazionali

L’investimento, di importo pari a 1.140.320 attraverso l’istituzione di 4 nuovi flussi informativi, mira a rafforzare l'infrastruttura tecnologica e gli strumenti di analisi del ministero della Salute, per il monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza e la programmazione di servizi di assistenza sanitaria sulla base dell'analisi dei dati sanitari e della capacità predittiva del servizio sanitario nazionale italiano. 

Sviluppo delle competenze tecniche-professionali

L’investimento, di importo pari a 3.193.404 mira ad organizzare ed erogare un corso di formazione in infezioni ospedaliere ad almeno 11.707 dipendenti del servizio sanitario regionale.

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