Verso la legge

Ponte sullo Stretto, solo la comunicazione ci costerà 8 milioni: passa l’emendamento del calabrese Furgiuele (Lega)

Con il via libera delle commissioni Trasporti e Ambiente il testo va all’esame dell’Aula. Fa discutere la decisione di finanziare le attività di divulgazione. Bonelli (Verdi): «Ci fanno pagare la loro propaganda». Il deputato lametino: «Sciocchezze. Puntiamo a coinvolgere i territori»

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di Massimo Clausi
8 maggio 2023
17:00
Il ponte sullo stretto di Messina
Il ponte sullo stretto di Messina

La costruzione del Ponte sullo Stretto segna un altro passo in avanti. Le commissioni Trasporti e Ambiente hanno approvato il mandato ai relatori a riferire in Aula sul decreto ponte. Il provvedimento va in Aula domani alle 15. Il sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi intervenendo alle commissioni riunite Trasporti e Ambiente della Camera ha fatto il punto sui costi. «Nel 2011 il costo era di 8,5 miliardi, quindi è salito da 8,5 a 13 miliardi complessivamente. Di questi 8,5 miliardi, quelli di cui stiamo parlando sull'aggiornamento prezzi sono i 6,7 miliardi che riguardano il contratto col contraente generale. Proprio nell'ottica di evitare aumenti smisurati di prezzi e difficili da gestire, quello che è stato fatto è di blindare la situazione in modo da evitare in futuro aumenti esponenziali di quelli che possono essere i rincari», ha detto il sottosegretario. Questo, ha puntualizzato, è il motivo «per cui è stato accantonato l'emendamento relativo al caro-materiale, che sarà sbloccato a breve perché c'è la riformulazione definitiva del Mef che stanno scrivendo». 

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È passato invece l’altro emendamento, quello che ha già suscitato diverse polemiche, presentato dal deputato leghista calabrese Domenico Furgiuele. L’emendamento prevede lo stanziamento di otto milioni in otto anni per la comunicazione. Una cosa che ha fatto subito balzare sulla sedia il leader dei Verdi, Angelo Bonelli. «Questo emendamento – aveva detto – è il simbolo della filosofia della propaganda del Ponte sullo Stretto di Messina, ovvero la mangiatoia di soldi pubblici dello Stato per sostenere un’opera che non ha un piano tecnico economico di fattibilità». «Con questo emendamento – afferma infine il parlamentare – che verranno dati a chi farà la progettazione, si farà propaganda a favore del Ponte, un ponte da 15 miliardi di euro che sottrarrà risorse alle priorità del sud come trasporti, scuole, acquedotti, difesa del suolo».


Ma cosa prevede l’emendamento di preciso? Furgiuele bolla come sciocchezze la denuncia dei Verdi perché si tratta piuttosto di una pratica che è già stata utilizzata per i lavori sul Brennero e serve soprattutto a garantire la massima condivisione dell’opera sui territori, prevedendo anche visite guidate sui cantieri. 

In particolare si prevede che la società concessionaria dell’appalto sottoscriverà apposita convenzione con i comuni di Messina e Villa San Giovanni per l’adozione di un “Piano di comunicazione per la realizzazione del Ponte sullo Stretto” che avrà un arco temporale che va dal 2024 al 2030 per una spesa complessiva di otto milioni. Nella relazione all’emendamento si ricorda che già in sede di rilascio della procedura di Via e nella conferenza dei servizi erano stati previsti obblighi informativi e di trasparenza a favore della cittadinanza.

Nel dettaglio l’emendamento prevede una campagna di comunicazione analoga a quella messa in piedi per il progetto del tunnel del Brennero per il quale si è provveduto a realizzare una campagna informativa permanente e continua sul territorio, attraverso l’organizzazione di eventi nei comuni lungo la linea ferroviaria in galleria, anche prevedendo eventi dedicati all’accesso ai cantieri da parte dei cittadini.

Per il Ponte, invece, l’idea di massima è così articolata: attivazione di due centri di informazione nei Comuni di Villa San Giovanni e Messina; l’attivazione di stand informativi nei comuni limitrofi; concorsi nelle scuole; iniziative di informazione e sensibilizzazione denominate “Cantieri aperti”, in particolare due volte l’anno verranno aperti i cantieri alla cittadinanza per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Infine un piano di comunicazione attraverso gli strumenti digital e social media.

 
 

Giornalista
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