Il ministro dopo le obiezioni della Corte dei conti ribadisce: «I nostri tecnici sono convinti, e io con loro, che è stata rispettata tutta la normativa europea»
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«Anche in questi giorni sono in corso le interlocuzioni con le istituzioni europee. Il commissario Tzitzikōstas è vicino alle nostre esigenze, è assolutamente favorevole a un'infrastruttura che serve e si stupisce sul perché ci siano discussioni politiche sul Ponte sullo Stretto di Messina. È inconcepibile per chi i ponti li fa nel resto del mondo. Lo stato dell'arte è un'interlocuzione aperta con le istituzioni europee sia su tematiche ambientali sia su quelle contrattuali». Lo dice il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, intervenuto in videoconferenza al convegno "Noi, il Mediterraneo" che si svolge a Palermo al Marina yachting.
«I nostri tecnici sono convinti, e io con loro, che è stata rispettata tutta la normativa europea. Stiamo lavorando per superare le obiezioni poste dalla Corte dei conti - continua il ministro - Mi sarebbe piaciuto, era il mio obiettivo e se ci fosse stato il via libera della Corte dei conti sarebbe già realtà, aprire i cantieri a dicembre del 2025. Evidentemente dovremo lavorare con i nostri tecnici per qualche mese in più. L'obiettivo trasla dall'inverno 2025 a primavera 2026. Comunque, siccome prima della fine della legislatura e del mio mandato c'è ancora quasi un anno e mezzo, è una mia priorità lasciare a chi verrà dopo di me le imprese, gli operai, i tecnici, gli ingegneri al lavoro. Penso che il ponte porterà l'Italia all'attenzione del mondo e la Sicilia al centro del mondo», conclude Salvini.


