Il vicesegretario federale del partito salviniano impegnato in una serie di incontri nel cosentino: «In campo risorse finanziarie senza precedenti per le infrastrutture. I cittadini hanno bisogno di un lavoro degno, non di un reddito non degno»
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Prima ha inaugurato il nuovo punto di ascolto di Katya Gentile, nei pressi di Palazzo dei Bruzi, poi ha incontrato gli ex Lsu-Lpu insieme al candidato Antonio Belmonte. E ancora è intervenuto ad una manifestazione politica promossa da Orlandino Greco e ad una iniziativa elettorale con Simona Loizzo ed Emira Ciodaro. Intensa l’agenda del Sottosegretario Claudio Durigon, che nel partito della Lega ricopre anche le funzioni di vicesegretario federale.
La sua costante presenza in Calabria è il segnale del forte impegno di Salvini per la Calabria «sottolineato – dice Durigon ai microfoni del nostro network – dagli importanti investimenti infrastrutturali già approvati. Il primo decreto sottoscritto da Salvini – ricorda Durigon – è quello per la costruzione del Ponte sullo Stretto. Ma considerate anche i miliardi stanziati per l’alta velocità e per la Statale 106».
Lavoro e non sostentamento
Il fronte progressista ha annunciato l’intenzione in caso di successo elettorale, di promuovere il reddito di dignità, indicando l’analoga misura attivata da Zaia in Veneto: «Io credo – ha replicato Durigon – che i calabresi abbiano sempre sofferto non la carenza di un reddito di dignità, ma di un lavoro di dignità. Creare infrastrutture, e quindi strade, aeroporti, promuovere lo sviluppo è la chiave per rilanciare la regione ed attivare opportunità occupazionali stabili così da riportare i calabresi in Calabria e da fare in modo che i calabresi stessi non debbano più cercare il lavoro altrove. Ad un reddito di sostentamento indegno noi contrapponiamo un lavoro degno».
Questione legalità
Il contrasto alla criminalità organizzata è uno dei temi mancanti della campagna elettorale: «In realtà noi pensiamo sia fondamentale. Lo abbiamo dimostrato proprio investendo risorse nelle grandi infrastrutture. Qualcuno della sinistra e dei Cinquestelle sosteneva che le grandi opere non si potessero fare in Calabria perché avrebbero finito con l’alimentare gli appetiti della ‘ndrangheta. Invece noi facciamo in modo che proprio attraverso gli investimenti la regione possa elevarsi e sconfiggere così la malavita». Poi la promessa: «Salvini tornerà presto in Calabria. tutti noi abbiamo voglia di metterci la faccia a sostegno di Roberto Occhiuto e nella convinzione che la Lega conseguirà uno strepitoso successo elettorale».