L’ex premier critica la scelta del governatore calabrese e avverte: «Così si invoca il voto del popolo contro la magistratura». Poi rilancia la sfida: «Il M5s ha un programma serio e un candidato forte come Pasquale Tridico»
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«Ho trovato un gesto di grande arroganza quello di Roberto Occhiuto di dimettersi per costringere l'intera regione ad andare al voto e farsi certificare un mandato rinnovato quando è ancora in corso a suo carico un'inchiesta giudiziaria» ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, intervenendo a un’iniziativa elettorale a Vibo Valentia.
«Puoi decidere – ha aggiunto Conte – di non essere più in condizione di proseguire il tuo mandato. E allora ti dimetti, ti fai da parte. Oppure, al contrario, ritieni di essere comunque in condizione di poter proseguire perché sei a posto con la tua coscienza e lo dimostrerai nella sede giudiziaria con tutte le garanzie. E invece questa terza possibilità che è stata introdotta qui in Calabria è pericolosa perché di fronte a un'inchiesta della magistratura, che è indipendente e autonoma e non può essere assoggettata ai voleri dei potenti di turno, tu rispondi invocando il voto del popolo, di fatto contro la magistratura stessa e contro l'inchiesta in corso».
Secondo Conte «è chiaro che si è voluto giocare d'anticipo. Si è detto: adesso li portiamo subito al voto, facciamo una campagna elettorale breve, non dando alle forze avversarie il tempo di organizzarsi».
Infine l’ex premier ha rilanciato la sfida elettorale: «Oggi qui il Movimento 5 Stelle presenta più che mai un ottimo programma, serio e articolato, e un candidato alla presidenza della Regione come Pasquale Tridico, assolutamente idoneo a vincere queste elezioni e garantire una svolta alla comunità calabrese».


