L’esponente della giunta Occhiuto replica ai dem: «Raccontano una falsa verità parallela. Abbiamo scelto di intraprendere questa sfida con responsabilità»
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«La riorganizzazione del sistema scolastico, prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, rappresenta una sfida cruciale per il futuro dell’istruzione in Italia. Il Partito democratico regionale usa strumentalmente il tema e da mesi racconta una falsa verità parallela.
Se ne facciano una ragione: la Calabria ha scelto sin da subito di affrontare questa sfida con responsabilità e visione strategica e non intende tornare indietro». È quanto afferma in una nota l’assessore all’Istruzione della Regione Calabria, Maria Stefania Caracciolo rispondendo alle dure accuse mosse dal Partito democratico.
L’esponente della giunta Occhiuto aggiunge: «Abbiamo dato piena attuazione a quanto previsto dalle norme nazionali, nell’ottica di un utilizzo più efficiente delle risorse e di una scuola più solida e sostenibile sul lungo periodo. È importante ricordare che eventuali impugnazioni mosse da alcune Regioni non hanno avuto esito positivo, a conferma della legittimità e della coerenza del percorso intrapreso. Parallelamente, grazie alle linee guida regionali, abbiamo garantito piena tutela alle aree interne, assicurando il diritto allo studio anche nei contesti più fragili e marginali. Non solo abbiamo rispettato i tempi, ma la Regione Calabria è stata riconosciuta tra le realtà più virtuose a livello nazionale».
E ancora: «La legge approvata quest’anno ha previsto misure premiali proprio per quelle Regioni, come la nostra, che hanno adottato il piano nei termini previsti. È bene chiarire che il piano va commisurato alla reale popolazione scolastica. Al momento i dati non evidenziano un calo demografico tale da giustificare tagli per il nostro territorio. Per questo riteniamo che, per l’anno scolastico 2026/2027, il decreto annuale per la definizione dell’organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi non dovrebbe prevedere alcuna riduzione per la Calabria».
In conclusione l’assessore assicura: «Continueremo a vigilare affinché i criteri di equità e coesione territoriale restino centrali nelle politiche scolastiche nazionali. La Calabria ha dimostrato che è possibile coniugare rigore e tutela dei diritti, riforma e attenzione ai territori».