VIDEO | Visita nello scalo con il presidente Occhiuto: «Energia e retroporto possono generare occupazione reale». Riunione operativa con i sindaco Scarcella e Gaetano e con il nuovo commissario straordinario dell'autorità portuale Piacenza
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«Abbiamo fatto una riunione operativa molto importante col governatore Occhiuto e i sindaci di San Ferdinando e di Gioia Tauro per capire insieme come possa finalmente partire alla grande questo polo di sviluppo logistico portuale, ma anche di sviluppo produttivo, economico e sociale, anche utilizzando al meglio l'aria della Zes». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al porto di Gioia Tauro, dove, insieme al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha effettuato una visita istituzionale finalizzata ad approfondire le potenzialità logistiche, produttive ed energetiche del sito.
Polo Dri a Gioia Tauro se a Taranto non ci saranno le condizioni
«Per cui - ha aggiunto - lavoreremo per valutare l'ipotesi, e ripeto è solo un'ipotesi, di realizzare qui il polo nazionale del Dri nel caso in cui a Taranto, a cui spetta la prima scelta per motivi morali e storici, economici e sociali, non ci fossero le condizioni di realizzarlo. Questo, verosimilmente, potrebbe essere il sito alternativo perché fornirebbe tutte le condizioni necessarie alla competitività».
Poi il Ministro ha aggiunto: «Ai fini della piena decarbonizzazione, come abbiamo previsto nel programma presentato agli enti locali, alla Regione Puglia, alla Regione Liguria e gli enti locali anche del nord del nostro paese, dove incidono gli stabilimenti dell'Ilva e quindi le decisioni dovranno essere assunte necessariamente nelle prossime settimane. Per questo realizzeremo da domani questo comitato tecnico con i rappresentanti tecnici di tutti gli enti locali della regione, ovviamente del governatore Occhiuto, ma anche dei due sindaci di Gioia Tauro, di San Ferdinando che sono qui insieme all'autorità portuale, all'autorità per la Zes unica, insieme a Snam che è la società a controllo pubblico che ci auguriamo poi fornisca il gas necessario attraverso la nave rigassificatrice che in via temporanea, in attesa che possa realizzarsi, ed è qui già autorizzata, e questo è un elemento importante e significativo, il rigassificatore terrestre che alimenterebbe i Dir. Credo che qui vi siano tutte le condizioni, anche perché c'è una classe dirigente consapevole di quanto importante sia far partire un polo di sviluppo economico e produttivo, perché qui avremmo delle condizioni straordinarie: il porto di Gioia Tauro, che è già un asset strategico fondamentale logistico portuale, il collegamento ferroviario e a questo punto avremo anche l'energia. Polo logistico portuale, collegamenti ferroviari, energia sono le condizioni che tutte le imprese chiedono per investire. E c'è l'area per farlo. L'area è rimasta deserta per troppo lungo tempo, in attesa di fare finalmente qualcosa di utile. Insomma, in questo modo può finalmente immaginarsi uno sviluppo industriale, produttivo, economico. Con grande e positivo impatto sociale proprio nella regione che ha più bisogno di occupazione, cioè nella Calabria».
Occhiuto: «Rigassificatore opera strategica»
Al termine del sopralluogo effettuato nel porto di Gioia Tauro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Occhiuto ha affermato che il rigassificatore è un’opera strategica, ma pur di attrarre investimenti a Gioia Tauro, sarebbero disponibili anche a partire con una nave rigassificatrice nella prima fase.
«Il porto di Gioia Tauro - ha dichiarato - è il primo in Italia per numero di container movimentati, 4,2 milioni, ma le esternalità positive sono davvero poche, nel senso che un porto di transhipment non genera ricchezza per la Calabria. Se questo grande asset logistico può essere utilizzato per popolare l'area retroportuale di investimenti strategici che il governo ha già in animo di fare, e si parla di miliardi di euro di investimenti, oltre al miliardo di Fsc nazionale già impegnato in questa attività, io credo che sia una buona cosa per la Calabria. Quindi ringrazio il ministro, perché questa è una possibilità della quale stiamo discutendo già da settimane con lui. È evidente che è una possibilità che potrebbe trovare concreta attuazione in un contesto istituzionale solo nell'ipotesi che a Taranto si decidesse di non accogliere la nave rigassificatrice».
Occhiuto ha poi evidenziato che con un rigassificatore terrestre, «su cui la Regione ha molto spinto», a Gioia tauro si potrebbe creare una piastra del freddo «capace di collocare un distretto dell'agroindustria, di surgelare i prodotti dell'agricoltura. Questo governo, già un anno e mezzo fa, ha dichiarato l'opera strategica, quindi chi la realizzasse potrebbe avere l'opera ammortizzata attraverso la regolazione remunerata da parte di Arera».
Presente all’incontro, Paolo Piacenza, commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, subentrato al termine del mandato dell’ammiraglio Andrea Agostinelli.
Il commissario si è detto orgoglioso dell’incarico, ha fatto i complimenti alla precedente gestione e ha garantito che si metterà subito al lavoro per confermare la crescita e sviluppare il retroporto.
Molto soddisfatti delle prospettive di sviluppo e occupazione per il territorio e per i propri cittadini, i sindaci di Gioia Tauro, Simona Scarcella e di San Ferdinando, Luca Gaetano, i quali hanno accolto nell’occasione il nuovo commissario straordinario, con cui avvieranno un tavolo tecnico per formulare proposte per fornire effetti positivi alla popolazione.