La visita

Salvini al Porto di Gioia: «Tasse avvantaggiano i Paesi extraeuropei, c’è qualcuno a Bruxelles che fa i loro interessi»

Il vicepremier durante la cerimonia di battesimo della nave Msc Celestino Maresca: «Siamo già d'accordo con altri colleghi europei per raggiungere l'obiettivo di bloccare la nuova imposta sulle emissioni di Co2»

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di Redazione
20 novembre 2023
15:49
Sullo sfondo il porto di Gioia Tauro, nel riquadro Matteo Salvini
Sullo sfondo il porto di Gioia Tauro, nel riquadro Matteo Salvini

«C'è qualcuno, a Bruxelles, che fa, consapevolmente o inconsapevolmente, gli interessi dei Paesi extraeuropei, a partire dalla Cina e dalla Turchia». Così, a Gioia Tauro, Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti che ha presenziato alla cerimonia di battesimo della nave Msc Celestino Maresca. Il ministro si è poi recato a Reggio Calabria per un incontro assieme al sottosegretario al Lavoro Durigon per fare il punto sugli investimenti. A seguito di ciò il leader del carroccio annuncerà in conferenza stampa il passaggio del consigliere regionale Mattiani nel suo partito.

«Mettere nuove tasse sui porti europei - ha aggiunto Salvini - significa avvantaggiare altri. Siamo già d'accordo con diversi ministri europei, per il momento siamo in sette, per raggiungere l'obiettivo di bloccare la nuova tassa sulle emissioni di Co2, che rischia di essere un regalo per i Paesi extraeuropei e che non aiuta l'ambiente. Perché se uno, anziché attraccare a Gioia Tauro, lo fa in nordafrica, non è che inquini meno. L'obiettivo secondario, se non si può rimuovere la tassa, è quello di chiedere pari condizioni tra i porti continentali e quelli extraeuropei. Come per le auto elettriche, si tratta di un enorme danno per l'economia italiana ed europea e di un regalo alla potenza cinese, che inquina più di tutti. È una follia, cerchiamo di rimediare agli errori del passato».


Msc: «Su Gioia Tauro investiti 220 mln»

È di 220 mln  il volume degli impegni finanziari che Msc, gruppo armatoriale di proprietà della famiglia Aponte, ha investito su Gioia Tauro dal 2019 ad oggi, per un totale di 1260 posti diretti e quattromila nell’indotto. Tra i dati resi dal terminalista relativi all’anno in corso – si legge in una nota – «entro fine anno saranno movimentati 3,5 milioni di Teus (unità equivalente alle misure standard dei container n.d.r.), e nel 2024 saranno installate a Gioia Tauro sei nuove gru di banchina di ultima generazione e 20 mezzi di movimentazione piazzale». La nuova nave Msc Celestino Maresca, giunta oggi nello scalo, è la più grande nave mai attraccata nel porto calabrese, una classe di cui fanno parte le navi più grandi e sostenibili al mondo. Con i suoi 400 metri di lunghezza 61,5 metri di larghezza e un pescaggio a pieno carico di 17 metri ha una capacità di 24.116 TEUs. La nave presenta tecnologie all’avanguardia dal punto di vista ambientale, vantando la più bassa percentuale di emissioni di gas serra per container trasportato, con emissioni di Co2 del 12% più basse rispetto alle soglie prescritte. La ‘Celestino Maresca’ è dotata di tecnologie innovative che assicurano un’ulteriore riduzione delle emissioni, tra cui un sistema ibrido di depurazione dei gas di scarico (scrubber), un sistema di lubrificazione dello scafo ad aria e sistemi antivegetativi per ridurre il livello di attrito con l’acqua per abbassare i consumi di carburante, è equipaggiata per poter ricevere l’energia da terra spegnendo i motori durante l’ormeggio.

Msc è leader mondiale nel trasporto marittimo di container con una flotta di 800 navi e 100 terminal nel mondo (di cui 12 in Italia). Il terminal del porto di Gioia Tauro rappresenta il fulcro di un sistema di trasporti ramificato e sviluppato dal gruppo ne  Paese, da cui passa il 30% del volume dei container che transitano in Italia.

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